C'è chi si lamenta perché la natura ci avrebbe dato una vita breve mentre a certi animali irragionevoli ne avrebbe concesso una più lunga. Ma noi stessi ci abbreviamo la vita perché consenzienti ci asserviamo ai difetti ed alle passioni che ci inducono a sprecare il tempo. Nel decimo libro dei suoi Dialoghi dice infatti Seneca: Non abbiamo poco tempo ma molte ne perdiamo: la vita se sa usarla è lunga. Sebbene il tempo della vita sia importante fra i nostri beni e sia tutto nostro ne perdiamo non piccola parte e ignoriamo che mentre parliamo esso è fuggito ed è già nelle mani della morte. Spesso siamo in dubbio se prestare del denaro ad un amico che ce lo chiede e non ci curiamo di perdere il tempo senza frutto: il denaro prestato può ritornare ma il tempo mai ritornerà. Coloro che male usano del tempo e si danno a vane cure e faccende Seneca li chiama occupati e fra questi ascrive Augusto e Cicerone. Non saremo mai felici se giudichiamo male dell'importanza e del valore del tempo. Ci sono alcuni che per troppa ambizione si assumono tanti affari e compiti da esser quasi immersi nei flutti e da perire vinti dall'ansietà. Ma che cos'è in verità il tempo speso bene? Seneca penda che il tempo ben speso sia quello che occupiamo a renderci ogni giorno migliori. Il saggio che ha sperimentato quanto valga il tempo giudica la vita con verità e giustizia. I precetti di Seneca non sono tanto differenti dall'oraziano "cogli l'attimo": il filosofo di Cordova come Orazio ci raccomanda di dar peso al tempo presente: Il passato non c'è più, il futuro non c'è ancora, solo iol presente è nelle nostre mani. Ma Orazio esortava il lettore a godere del giorno che viveva qui e ora ponendo generosamente legna sul fuoco e versando buon vino dall'anfora sabina. Seneca al contrario ammonisce ad usare del giorno di oggi per renderci migliori e ad andare verso mete migliori dove ci attende l'amore ad esercitare le virtù, l'oblio delle passioni e dei piaceri, la scienza del vivere bene che è la stessa del morire bene e di qui ci si preparerà una somma quiete.