Studio delle cose umane e divine, preghiera fiduciosa e rigore morale: la “formula spirituale” di san Lorenzo da Frazzanò mantiene tutta la sua profezia a 900 anni dalla morte di questo testimone della fede vissuto in Sicilia. Nacque probabilmente intorno al 1116, nella piccola borgata di Frazzanò. I suoi genitori morirono durante il suo primo anno di vita, lasciandolo orfano. Lorenzo venne così affidato alla giovane nutrice Lucia, una vicina di casa. A sei anni, dopo i primi approcci con la liturgia e le Scritture, Lorenzo chiese a Lucia di potere studiare le lettere umane e divine. Fu così indirizzato al monastero basiliano di San Michele Arcangelo a Troina, dove il giovane stupì tutti per le sue doti morali e spirituali. Lo stesso vescovo di Troina lo invitò a vestire l’abito monacale basiliano e a ricevere gli ordini minori e maggiori. Fu così che a soli 20 anni Lorenzo era già sacerdote e la sua fama andava diffondendosi nella regione. Si spostò quindi presso il monastero di Agira e qui i fedeli andavano per sentire la parola di quello che già reputavano un santo. Nel 1155 circa Lorenzo entrò nel monastero di San Filippo di Fragalà. In questo periodo, il monaco santo si adoperò per fare edificare a Frainos (Frazzanò) una chiesetta dedicata a San Filadelfio. Nell’autunno del 1162 si conclusero i lavori della nuova chiesa di Tutti i Santi, da lui desiderata «ad honore della Santissima Trinità». Morì il 30 dicembre dello stesso anno.
Altri santi. San Felice I, papa (III sec.); sant’Eugenio di Milano, vescovo (VIII sec.).
Letture. Romano. Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. Sir 3, 3-7.14-17; Sal 127; Col 3,12-21; Mt 2,13-15.19-23.
Ambrosiano. Mi 4,6-8; Sal 95 (96); 2Cor 1,1-7; Lc 11,27b-28.
Bizantino. Eb 11,8-16; Mc 12,1-12.
t.me/santoavvenire