Tornano i mottetti di Carissimi opere di devozione e virtuosismo
In tale prospettiva, da oltre vent'anni Flavio Colusso " studioso e musicologo, compositore e direttore d'orchestra " si sta dedicando con impegno profondo e inesausta passione d'interprete alla riscoperta e all'esecuzione dei massimi capolavori del compositore di Marino; a capo dell'ensemble vocale e strumentale Seicentonovecento e di un valente manipolo di cantanti solisti è oggi approdato a una selezione di mottetti carissimiani tratti dalla raccolta intitolata Arion Romanus, stampata a Costanza nel 1670 e dedicata al vescovo locale Franz Joseph, Principe del Sacro Romano Impero (cd pubblicato e distribuito da MusicaImmagine Records).
Si tratta di pagine virtuosistiche di diversa ispirazione e destinazione liturgica, per un organico compreso da una a cinque voci con accompagnamento di violini e basso continuo, «composte di arte e singolare dolcezza miste insieme», come recita la dedica della prima edizione a stampa; tra effetti d'eco, episodi in stile recitativo e concertato, arie solistiche e madrigali, la felice impronta creativa di Carissimi, grande conoscitore delle potenzialità tecniche ed espressive offerte dal variopinto universo della pratica vocale, riesce a coniugare mirabilmente la profondità del proprio sentire religioso a una vivida vena drammaturgica, offrendo spessore di teatrale devozione a quelle «compositiones succo et vivacitate spiritus plenae» tanto care ai teorici musicali del suo tempo.