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Tiziano Mattei e l'I Ching Nel cuore dell'Oriente

Cesare Cavalleri mercoledì 27 luglio 2022
L'introduzione all'I Ching, di Tiziano Mattei, si raccomanda per accessibilità e qualità (Tlon, pp. 184, euro 15). L'antichissimo Libro dei Mutamenti, alla base delle culture orientali, è ormai studiato, tradotto e ammirato anche in Occidente (fondamentale l'apporto di Jung) e il suo fascino si rafforza a ogni rilettura. Con la lingua cinese c'è il problema della traslitterazione. Noi meno giovani siamo abituati al sistema Wade-Giles (adatto alla lingua inglese) per cui diciamo e scriviamo I Ching (o I King) Libro del Tao, ma giustamente Mattei usa il sistema pinyin, riconosciuto come standard internazionale dal 1982, per cui l'I Ching diventa Yijing, ma ha la cortesia di lasciare il più riconoscibile I Ching in copertina, mentre nel testo applica la trascrizione ufficiale. Al mitico sovrano Fu Xi (vissuto tra il 2952 e il 2836 a.C.) è attribuita una prima redazione dell'I Ching, ampliamente rielaborata nei secoli con l'apporto fondamentale di Confucio e perfezionata in tempi successivi. L'approccio storicistico di Mattei è molto interessante perché gli enigmatici commenti ai 64 esagrammi dell'I Ching, indispensabili per usarlo come strumento per prendere decisioni, hanno sempre uno sfondo storico. Per esempio, il commento all'esagramma 54, "la Ragazza che si sposa", si riferisce al re Chang il quale, siccome dopo tre anni la moglie non gli aveva dato figli, sposò in seconde nozze, com'era costume, la sorella minore di lei: ne avrà dieci figli maschi e verrà ricordato come re Wen, il Re Scrittore, apprezzato per il buon governo. Gli viene attribuito anche il metodo di consultazione dell'I Ching, tuttora in uso, basato su sei lanci di tre monete anziché sul macchinoso conteggio di cinquanta bastoncini vegetali, solitamente steli di achillea millefoglie. Fondamentale nella cultura cinese è l'inseparabile coppia di opposti Yin-Yang: Yang è energia, movimento, è associato ai numeri dispari, al maschile; Yin è struttura, quiete è associato ai numeri pari, al femminile. Lo Yin-Yang non è definibile come dualismo, perché i due poli non sono concepibili separatamente, ed è caratterizzato da tre proprietà: complementarità (i due poli sono come le due facce di una moneta), armonia degli opposti (ciascun polo può agire al meglio solo se si armonizza con il polo opposto), alternanza (ciascun polo può mutare nel suo opposto). Negli esagrammi dell'I Ching la linea intera è Yang, la linea spezzata è Yin; se sono linee mobili, la linea intera si muterà in spezzata fissa, e viceversa (una spezzata mobile muterà in linea intera fissa). Come abbiamo accennato, per consultare l'I Ching sono indispensabili i commenti ai singoli esagrammi: Tiziano Mattei suggerisce la recente edizione di Valter Vico, Yi Jing (I Ching). Guida alla consultazione diretta e spontanea del Libro dei Mutamenti (Shiatsu Editore, 2019). Non possiamo che rilanciare il consiglio.