Il curatore di un importante museo di arte contemporanea di Stoccolma viene derubato del cellulare proprio mentre lavora a un'installazione che invita all'altruismo e alla condivisione. L'uomo reagisce in modo scomposto, innescando una serie di caotici eventi. Palma d'Oro all'ultimo Festival di Cannes, il provocatorio film di Ruben Östlund esplora il tema delle responsabilità personali, già affrontato nel precedente Forza maggiore, ma allargando la riflessione dalla famiglia all'intera Svezia, modello di eguaglianza e giustizia sociale. Sotto accusa finiscono l'individualismo, l'egoistica difesa dei propri privilegi, l'ipocrisia di chi si dichiara idealista e si rivela cinico, la debolezza della natura umana, la decadenza del mondo dell'arte contemporanea e l'irresponsabilità dei media. Il tutto riassunto nella scena della cena di gala in cui nessuno reagisce agli abusi di cui sono vittime altri commensali. (A. DeLu.)