La fede non è un semplice “abito” da indossare la domenica, ma una fonte viva che cambia il modo di vivere, di intessere relazioni e di affrontare la vita in tutte le sue dimensioni, inclusa la sofferenza. Quello del beato Alberto da Chiatina è l'esempio di un uomo che ha saputo essere pastore saggio per i suoi fedeli, ma anche e soprattutto un cristiano in grado di leggere con gli occhi del Vangelo la propria esistenza. Per la testimonianza resa nell'ultimo ventennio della sua vita, quando fu colpito da una grave malattia, Alberto da Chiatina, infatti, si meritò il titolo di “Giobbe della Toscana”. Era nato nel 1135 a Chiatina e divenne prete nel 1163, assumendo la cura della pieve di Santa Maria in Pava. Nel 1177 Alessandro III lo volle arciprete della pieve d'Elsa, divenendo per tutti – molto prima della malattia – un testimone di santità vissuta nel quotidiano. Morì nel 1202.Altri santi. San Mirone di Cizico, martire (250); san Nicola Politi, eremita (1117-1167).Letture. Ez 34,1-11; Sal 22; Mt 20,1-16.Ambrosiano. Ne 12,27-31.38-43; Sal 47; Lc 13,34-35.