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Radegonda. Testimone di purezza in un'epoca di violenze

Matteo Liut giovedì 13 agosto 2015
Una testimone di purezza spirituale e umana in mezzo a un'epoca in cui la violenza era il principale strumento di governo e la via che regolava i rapporti di potere. Può essere ricordata così santa Radegonda, nata nel 518 e in seguito regina di Francia. Nel 531, infatti, Clotario I, re di Francia, sconfisse il regno di Turingia: tra i prigionieri vi era la figlia del già deposto re Bertario. La giovane donna venne avviata agli studi e Clotario la volle poi come sposa nel 540: il matrimonio la costrinse a sopportare un marito collerico e violento, che uccise anche il cognato. Alla morte del fratello, quindi, Radegonda ottenne di potersi ritirare a vita monastica a Tours, dove viveva già la suocera. Fu poi a Saix e infine, per 30 anni, fu a Poitiers, dove visse in penitenza e nella cura degli ultimi fino alla morte, nel 587.Altri santi. Sant'Ippolito e Ponziano, martiri (III sec.); san Giovanni Berchmans, gesuita (1599-1621).Letture. Gs 3,7-10.11.13-17; Sal 113; Mt 18,21-19,1.Ambrosiano. 2 Re 22,1-2;23,1-3.21-23; Sal 20; Lc 12,13-21.