Quando la vita ci chiede tutto e ci toglie tutto, altro non è possibile se non affidarsi alle braccia amorevoli di Dio e offrire a lui il niente che ci rimane. Così fece la beata pesarese Michelina Metelli, nata da una nobile famiglia nel 1300. Sposa forse di un Malatatesta – allora signori di Pesaro – rimase vedova a 20 anni, dedicandosi al figlio. Conobbe però una pellegrina, di nome Soriana o Sira, che le fece apprezzare la profondità di vita di chi si distacca dai beni terreni. Segnata dalla morte del figlio, Michelina decise di farsi terziaria francescana, vendendo i propri averi e donando tutto ai poveri e ai bisognosi. Assieme al beato Cecco nel 1347 fondò la Confraternita dell'Annunziata per l'assistenza ai malati. Morì nel 1356.Altri santi. Santi Gervasio e Protasio, martiri (II-III sec.); san Romualdo, abate (952-1027). Letture. Sir 48,1-14; Sal 96; Mt 6,7-15. Ambrosiano. Dt 8,2-3. 14b-16a; Sal 147; 1 Cor 10,16-17; Gv 6, 51-58.