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Teresa di Calcutta. Nella fragilità delle sue mani c'era tutta l'immensità di Dio

Matteo Liut giovedì 5 settembre 2019
Davanti agli occhi di tutti c'è ancora la fragilità delle mani di Madre Teresa di Calcutta, un particolare che contrastava con la grandezza interiore di questa santa e parlava dello stile di Dio, che si fa presente proprio là dove l'umanità percepisce più forti i propri limiti. Agnes Gonxha Bojaxiu era nata in Macedonia nel 1910 ed era entrata nella Congregazione delle Suore Missionarie di Nostra Signora di Loreto. A 19 anni si trovò in India dove emise i voti e cominciò a deciarsi all'insegnamento. Nel 1946, mentre si trovava in treno, ebbe la sua "seconda chiamata": avrebbe dovuto dare vita a una nuova congregazione che si dedicasse agli ultimi tra gli ultimi. Fu così che quella fragile donna portò tra le vie di Calcutta, con l'aiuto delle sue Missionarie della Carità, l'amore di Dio e la forza del Vangelo. Madre Teresa morì il 5 settembre 1997 ed è santa dal 2016.
Altri santi. San Quinto di Capua, martire; beato Guglielmo Browne, martire (XVII sec.).
Letture. Col 1,9-14; Sal 97; Lc 5,1-11.
Ambrosiano. 1Gv 2,12-17; Sal 35 (36); Lc 16,16-18.