Il World Economic Forum in vista del prossimo evento mondiale ha chiesto questa settimana ad alcuni Pionieri della Tecnologia 2023 come le tecnologie emergenti stiano cambiando la salute globale.
Tra le risposte, emerge il ruolo cruciale dell'intelligenza artificiale (AI) e dell'apprendimento automatico nel migliorare la diagnosi, il trattamento e la fornitura di assistenza sanitaria, a condizione che si tutelino la privacy e la sicurezza dei dati dei pazienti. Le prospettive sono tutte positive per quanto riguarda il ruolo della tecnologia ma non tutte con lo stesso valore etico. Per esempio Logan Kim, ceo di Nuvilab, ha sottolineato come l'AI stia cambiando il campo della nutrizione e della salute di precisione, migliorando la registrazione delle diete e fornendo dati personalizzati utili per la medicina preventiva. Andrés Lawson, ceo di Osana, invece vede nel futuro dellAI e dell'apprendimento automatico il rendere l'assistenza sanitaria più accessibile ed economicamente sostenibile, ma è importante adottare un approccio “safety-first” e garantire la collaborazione tra gli stakeholder.
Alicia Chong, ceo di Bloomer Health Tech, enfatizza il potenziale dell’'AI nel fornire biomarcatori digitali per comprendere meglio il sistema cardiovascolare nelle donne, portando a migliori risultati per le malattie che colpiscono in modo sproporzionato il sesso femminile. L'obiettivo è passare da biomarcatori limitati a indagini basate sull'IA e dati continui raccolti da indumenti quotidiani come i reggiseni.
Daniella Gilboa, ceo di Aivf, parla dell'embriologia computazionale: macchine capaci di analizzare e selezionare embrioni per la fecondazione in vitro, fornendo risultati più accurati rispetto agli esperti umani e offrendo trattamenti personalizzati. L'IA può così migliorare le cure, abbassare le barriere all'accesso e fornire migliori possibilità a tutti.
Alok Anil, ceo di Next Big Innovation Labs, sottolinea come l'IA possa trasformare l'ecosistema sanitario globale, rendendo più efficienti i cicli di sviluppo dei farmaci e consentendo una maggiore collaborazione tra industria e servizio sanitario.
Leggendo le idee di questi pionieri della tecnologia una cosa colpisce: la tecnologia sembra destinata a impattare sulla sanità dove si può massimizzare il guadagno e ripagare gli investimenti. Cioè in quegli ambiti e per quei pazienti che già hanno le cure migliori. Affrontare il problema della disuguaglianza e della democratizzazione delle cure come una chiave dello sviluppo è anch’esso uno dei temi dell’algoretica.
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