Taranto, condomìni «cardioprotetti»
«Da noi – spiega il direttore del 118 di Taranto, Mario Balzanelli – sono state individuate 10 aree della città al fine di rendere omogeneo e facilmente accessibile questo sistema di soccorso. Poi saranno le Acli a stabilire quali condomìni coinvolgere. Questi dovranno essere parte attiva e non dovranno limitarsi a ricevere un defibrillatore come benefit e a prestare alcuni degli inquilini del palazzo per il corso di formazione. I condomìni che aderiranno, prenderanno un impegno preciso: custodire il defibrillatore, posizionarlo all'ingresso del palazzo stesso, indicandolo in modo adeguato e, fondamentale, ogni due anni sostituire a proprie spese le placche autoadesive scadute con cui la corrente elettrica viene erogata nel torace del paziente e cambiare le batterie ogni 4-5 anni». «Inoltre, con il coinvolgimento degli studenti di alcune scuole cittadine impegnate con le Acli Provinciali nei progetti di alternanza scuola/lavoro – ha spiegato il presidente delle Acli Provinciali di Taranto, Aldo La Fratta – è in fase di progettazione un'app per smartphone che, in caso di emergenza, consentirà di individuare i defibrillatori Acli presenti sul territorio e possibili soccorritori nei pressi".