Il barometro della previdenza segna "tempesta" per i professionisti senza cassa di previdenza (consulenti, informatici ecc.) iscritti alla Gestione separata Inps. Si accavallano nelle prossime ore importanti scadenze fiscali e contributive e ciascuna con pagamenti rilevanti. Per i titolari di partita Iva scade il giorno 16 il pagamento del saldo dei contributi sul reddito effettivamente prodotto nel 2015, sia come lavoratore autonomo sia come professionista in forma associata. È dovuto anche il primo acconto dei contributi per il 2016, pari al 40% di quanto versato per l'anno precedente.Gli interessati conseguono tuttavia la copertura pensionistica per l'intero anno qualora i contributi complessivamente versati alla Ge-stione nel 2015 raggiungano almeno i 4.776,35 euro. Un importo non da poco per le caratteristiche della categoria, ma è stato così stabilito dalla legge come importo minimo utile alla pensione. La stessa legge lo ha imposto ai collaboratori e ai professionisti facendo riferimento al minimale della Gestione dei commercianti, un aggancio improprio e che meriterebbe, se mai, di essere sostituito con un diverso parametro. Pertanto, chi non raggiunge il contributo nell'importo «da commerciante» riceverà dall'Inps una copertura ridotta, in mesi, corrispondente a quanto effettivamente versato.Ricongiunzioni. Tende invece al "bello" la materia del cumulo di contributi. A lenire la diffusa frustrazione dei professionisti e dei col-laboratori sulla concreta utilità della stessa Gestione separata, si va consolidando in questi giorni l'orientamento di introdurre le ricon-giunzioni gratuite nella stessa Gestione. Attualmente una ricongiun-zione di contributi della Gestione con altri versamenti, in entrata o in uscita, non è ammessa, neppure a pagamento. Le uniche misure disponibili per utilizzare gli spezzoni di contributi in gestioni diverse sono la totalizzazione e la pensione supplementare (questa richiede però di essere già pensionati per altra assicurazione). In effetti, il cumulo gratuito di qualsiasi contribuzione e per qualsiasi forma assicurativa obbligatoria appare un provvedimento utile per ridare a collaboratori e professionisti la consapevolezza di non versare contributi a fondo perduto, senza contare la semplificazione della materia, divenuta irta di requisiti e regole diverse come si sono succedute in un arco di oltre trenta anni. Favorevole alla gratuità totale è anche l'Inps – fortemente convinto il Presidente Boeri – per dare continuità ed efficacia alle carriere lavorative spezzate dalla crisi, e in particolare ai giovani disoccupati e sfruttati in lavori precari.