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Tante aperture sulle riaperture tra entusiasmi, dubbi e allarmi

Umberto Folena martedì 20 aprile 2021
Aprire, riaprire, ovvero ripartire. Il verbo compare nei titoli di apertura di dieci quotidiani del 17 aprile. In ordine alfabetico: "Corriere": «L'Italia apre: le date e le regole»; "Giornale": «Il governo vira a destra. Si riapre, usate la testa»; "Giorno": «L'ora della ripartenza: ecco le date»; "Fatto": «Il 26 si riapre. Draghi: "Rischio calcolato". Galli: "Disastro"»; "Libero": «Tutti in semi-libertà»; "Messaggero": «Le riaperture di primavera»; "Repubblica": «L'Italia apre, scommessa di Draghi»; "Sole 24 Ore": «Draghi: "Riaprire rischio ragionato"»; "Stampa": «Draghi riapre l'Italia»; "Tempo": «L'Italia riapre un po' alla volta». Il titolo del "manifesto" (18/4), «Open Day», non deve ingannare: il doppio senso c'è, ma si parla del processo a Salvini per Open Arms.
Sollievo? Non tanto. Timore? Non troppo. Cautela? Quanto basta. La sintesi dei commenti potrebbe essere questa di Roberto Gressi sul "Corriere" (19/4): «Adesso che la data c'è, che tra sette giorni si riapre, ricominciano a tremare le vene ai polsi». Càpita di ritrovare vicini anche chi politicamente sarebbe distante, come Mariastella Gelmini intervistata da Monica Guerzoni ("Corriere", 18/4): «Attenzione, non è un liberi tutti»; ed Emiliano Bonaccini intervistato da Silvia Bignami ("Repubblica", 18/4): «Dal governo una scelta ponderata. Non è un liberi tutti». La "Stampa" (18/4) riporta anche il parere critico di Andrea Crisanti, intervistato da Francesco Rigatelli: «Una stupidaggine epocale, rischiamo di giocarci l'estate (...). Di calcolato ci vedo ben poco». Favorevolissimo è il "Giornale" (18/4) con Vittorio Matese: «Non è calcolo e neppure azzardo. È consapevolezza». Amaro è il "Fatto" (18/4) con Daniela Ranieri: «Il rischio ragionato. A quanti morti il governo dovrà dire: "Mannaggia la scommessa è persa"». Ragionevole la speranza di Maurizio Molinari ("Repubblica", 18/4): «Liberi sì, ma responsabili». Apre il cuore, con cautela, l'augurio di Gianni Oliva ("Stampa", 19/4): «Studenti, buona festa!».