Tante aperture sulle riaperture tra entusiasmi, dubbi e allarmi
Sollievo? Non tanto. Timore? Non troppo. Cautela? Quanto basta. La sintesi dei commenti potrebbe essere questa di Roberto Gressi sul "Corriere" (19/4): «Adesso che la data c'è, che tra sette giorni si riapre, ricominciano a tremare le vene ai polsi». Càpita di ritrovare vicini anche chi politicamente sarebbe distante, come Mariastella Gelmini intervistata da Monica Guerzoni ("Corriere", 18/4): «Attenzione, non è un liberi tutti»; ed Emiliano Bonaccini intervistato da Silvia Bignami ("Repubblica", 18/4): «Dal governo una scelta ponderata. Non è un liberi tutti». La "Stampa" (18/4) riporta anche il parere critico di Andrea Crisanti, intervistato da Francesco Rigatelli: «Una stupidaggine epocale, rischiamo di giocarci l'estate (...). Di calcolato ci vedo ben poco». Favorevolissimo è il "Giornale" (18/4) con Vittorio Matese: «Non è calcolo e neppure azzardo. È consapevolezza». Amaro è il "Fatto" (18/4) con Daniela Ranieri: «Il rischio ragionato. A quanti morti il governo dovrà dire: "Mannaggia la scommessa è persa"». Ragionevole la speranza di Maurizio Molinari ("Repubblica", 18/4): «Liberi sì, ma responsabili». Apre il cuore, con cautela, l'augurio di Gianni Oliva ("Stampa", 19/4): «Studenti, buona festa!».