Gira e rigira i talent e i game show sono tutti uguali, o quasi. Insomma, hanno molte cose in comune: esibizioni spettacolari e a volte imprevedibili, identità o età da indovinare, indizi… Anche martedì scorso, in attesa del debutto di Alessandro Borghese alla conduzione di Game of talents in prima serata su Tv8, ci siamo soffermati su Guess my age - Indovina l'età (anche per la presenza dello stesso Borghese a trainare di persona il suo programma a seguire), mentre su Rai 1 andava in onda i Soliti ignoti. Veniva così in mente quel giochino che sui giornali enigmistici chiedeva di trovare le differenze, che a volte non era per niente facile. La stessa cosa accade di fronte a questi game show in cui le similitudini sono di gran lunga più delle differenze. Da una parte c'è da indovinare la professione, dall'altra l'età, ma ci sono ugualmente gli indizi, gli incontri ravvicinati, il montepremi che sale o scende, il conduttore che fa il simpaticone interagendo con i concorrenti… E che succede «quando un talent show e un game show si incontrano», come dice Borghese in apertura del suo di show? Succede che nasce Game of talents, risponde lui. Ma poi scopriamo che ci sono anche qui le professioni da indovinare (nel caso specifico il talento nascosto dei performer: acrobata, cantante, giocoliere e persino “artista del rutto”), ci sono gli indizi, il montepremi… e se non bastasse ci sono le esibizioni come in ogni talent: da Tú sí que vales a Italia's got talent. Da quest'ultimo provengono, guarda caso, i due capisquadra di Game of talents: Mara Maionchi e Frank Matano. A questo punto, l'unica vera novità resta il conduttore, che ha abbandonato i fornelli per lanciarsi nella conduzione a tutto tondo. E che Borghese sappia tenere la scena è fuori discussione, ma la sua tradizionale ironia, che funziona bene a piccole dosi in programmi come 4 ristoranti, qui appare molto forzata.