Masaaki Suzuki torna nuovamente al prediletto repertorio sacro di Johann Sebastian Bach (1685-1750) e, dopo avere realizzato l'incisione integrale di Passioni, Oratori e Cantate, pubblica il primo di due dischi dedicati alle cosiddette “Messe Luterane”, la cui stesura viene fatta risalire durante il periodo in cui il compositore era attivo a Lipsia in qualità di Thomaskantor. Alla guida dell'ensemble Collegium Japan, il direttore nipponico affronta alcune pagine che solitamente non risultano tra le più frequentate del Maestro di Eisenach, ma l'alto livello qualitativo della musica rende piene merito di una scelta felice e assolutamente vincente dal punto di vista artistico. Sul leggio troviamo dunque quelle opere liturgiche riconducibili alla forma breve adottata nel rito luterano in cui viene affidato al pentagramma unicamente il testo latino di Kyrie e Gloria; ogni Missa consiste di sei movimenti, la maggior parte dei quali risulta composto da materiale “preso in prestito” dall'autore andando ad attingere a suoi lavori precedenti – quasi esclusivamente dalle Cantate – secondo la pratica della “parodia”, assai diffusa all'epoca e largamente utilizzata dallo stesso Bach, che qui dimostra massima abilità e ispirazione nell'adattare la musica esistente per nuovi utilizzi. In questo primo capitolo Suzuki si è soffermato sulla Messa in sol minore BWV 235 e sulla Messa in sol maggiore BWV 236, a cui vengono affiancati quattro adattamenti del Sanctus (BWV 237, 238, 240 e 241) e la versione originale del Christe in sol minore BWV 242 incluso nel Kyrie in do minore della Missa BWV Anh. 26 (rielaborato da una composizione del napoletano Francesco Durante). E se notevoli risultano il minuzioso lavoro di cesello nelle parti strumentali compiuto da Suzuki e la prestazione del valido quartetto di cantanti solisti, è ancora una volta il coro a stupire per la preparazione tecnica e la sorprendente immedesimazione con il “verbo” bachiano.Johann Sebastian BachLutheran Masses (I)Masaaki SuzukiBis. Euro 20,00