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Sul ring di Costanzo è sempre telerissa

Andrea Fagioli venerdì 6 maggio 2022
Di questo passo non sappiamo cosa aspettarci dalla terza puntata del Maurizio Costanzo Show tornato al Teatro Parioli in occasione dei 40 anni del programma che, registrato, va in onda il mercoledì in tarda serata su Canale 5. Al debutto, il 27 aprile, dopo un inizio tranquillo e sostanzialmente celebrativo, abbiamo assistito a una lite tra Enrico Mentana e Michele Santoro su come la guerra viene raccontata in televisione. Scontro verbale accesso, volti tesi e arrossati, ma niente mani. Alle mani e agli insulti irripetibili sono invece arrivati Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini nel bel mezzo del secondo appuntamento dello show di Costanzo, mercoledì scorso. La rissa è scoppiata dopo una quarantina di minuti e più di canzoni (Al Bano, Iva Zanicchi, Lorella Cuccarini…), di chiacchiere in libertà, di battute più o meno apprezzabili (qualche volgarità di troppo da parte di Paolo Bonolis), ma niente di più. La scintilla è scoccata quando Costanzo ha ricordato ad Al Bano di aver cantato per Putin. A quel punto Mughini è intervenuto per dire di non mettere insieme questi discorsi con le canzoni. A ruota e con veemenza è intervenuto Sgarbi sulla questione degli artisti russi che non possono esibirsi in Italia. Dopo di che la situazione è improvvisamente degenerata. Sgarbi e Mughini si sono presi a parolacce e a spintoni. Sgarbi è caduto anche per terra. Una scena non degna per nessuno, ma soprattutto per due uomini di cultura che erano pure recidivi. Uno spettacolo indecoroso, ma in linea con una televisione che vuole questo e che continua a invitare personaggi rissosi di natura o a comando, anche quando si parla addirittura di pace. In questi giorni c'è chi si straccia le vesti all'idea di dare delle regole ai talk show. Avranno pure ragione. Ma avanti così non si può andare.