Sui passi di Francesco
Che i nostri gesti si lascino immergere nella vivacità dello scambio, interpreti della tua passione per tutte le creature, aperti a ciò che da tutti i punti dell'umanità e del mondo converge, misteriosamente sospinto dallo Spirito. E che, persuasi dal modo fraterno con cui ci chiami a plasmare il tempo, acconsentiamo ad aprire spazi effettivi a una comunione più autentica, capace di integrare il molteplice e il singolare, il prossimo e il distante, il coincidente e il diverso.
La perfezione che tu ci chiedi, Signore, non è quella del perfezionismo ma della coscienza filiale, della certezza incrollabile che noi siamo figli, che siamo tuoi, che possiamo vivere della Parola che viene da te.