Su papa Giovanni patrono militare: tanti dubbi e un eloquente silenzio

Non c'è da avere dubbi, peraltro, su un dato: tutti quelli che hanno preso la parola intorno al patronato appena annunciato, dissentendo o meno sulla sua opportunità, lo fanno a partire dalla grande considerazione in cui tengono Giovanni XXIII, che del resto la Chiesa ha già proclamato santo, e in particolare la sua ultima, profetica enciclica, la Pacem in terris, con la quale associò definitivamente il suo nome alla causa della «pace tra tutte le genti». Sono invece mancate, finora, da questo dibattito le voci di coloro che, da una prospettiva antimoderna, giudicano severamente il pontificato roncalliano, al punto da avere espresso a suo tempo perplessità sulla sua stessa canonizzazione. Non credo che tale silenzio corrisponda a un assenso al patronato militare: alle orecchie di chi considera la Pacem in terris un'imprudenza politica, il binomio Giovanni XXIII-Esercito italiano deve piuttosto suonare altrettanto stonato di quanto lo avverte la galassia ecclesiale che milita per la pace.