Tv e cinema devono molto alla letteratura. La maggior parte dei capolavori televisivi e cinematografici è di derivazione letteraria. Senza i libri, piccolo e grande schermo andrebbero in affanno. Questo vale per tutti i generi, anche per quelli meno celebrati come il giallo o il poliziesco. Pensiamo a quanta materia ha offerto Agatha Christie agli sceneggiatori. Al tempo stesso non c'è poliziotto televisivo che non sia nato sulla pagina di un romanzo. A rendere il tutto più evidente ci pensa laF, il canale 135 della piattaforma Sky, a sua volta di derivazione libraria essendo proprietà del Gruppo Feltrinelli, che appunto per questo propone anche cicli dal titolo esplicativo come “Bestseller in tv”, all'interno del quale l'ultimo acquisto è un crime che arriva dal profondo nord, dalla Svezia. Si tratta di Stockholm requiem, tratto dalla trilogia Bergman & Recht della scrittrice Kristina Ohlsson. Nella versione televisiva a dividersi la scena però sono in tre, oltre a Bergman & Recht, che stanno per l'analista investigativa Fredrika Bergman, interpretata da Liv Mjönes, e per il capo della squadra speciale anticrimine Alex Recht, alias Jonas Karlsson, c'è anche l'ambizioso e impulsivo Peder Rydh, l'attore Alexej Manvelov. La serie, che comprende cinque casi criminali per altrettante serate il martedì alle 21.10, racconta le difficili indagini per fare luce su delitti terribili a partire da quelli compiuti da un serial killer che uccide bambini per punire le madri responsabili di un precedente aborto. Ma Stockholm requiem, titolo che è tutto un programma, racconta anche le vicende personali dei tre, ognuno con i travagli di una vita privata spesso complessa, con problemi familiari o di salute e persino qualche scheletro nell'armadio. Ognuno con il proprio carattere, ma tutti e tre privi di sorriso, che sembrano confondersi con la grigia e gelida Stoccolma che li accoglie. Il racconto ha però la capacità di prendere lo spettatore con gli ingredienti classici del thriller. Ed è un vantaggio che ogni caso si concluda nella stessa serata, anche se, stando almeno al primo, la soluzione arriva a un certo punto con una eccessiva accelerazione rispetto allo sviluppo precedente.