stella del mare
Già san Girolamo immaginava che significasse "stella del mare" e per questa strada nacque quel delizioso canto mariano che è l'Ave, Maris stella, parabola anche della guida che la madre di Gesù offre a chi cammina nel buio o nelle tempeste della vita. Per un errore scribale quell'immagine si trasformò anche in stilla maris, cioè Maria avrebbe in sé una stilla del mare divino infinito ed eterno. Più filologicamente, alcuni ricorsero all'egiziano meri, "formosa, bella"; più correttamente si dovrebbe forse pensare a una radice semitica che significa "elevata, esaltata". Certo è che la pietà popolare ha affidato a Maria - di cui oggi celebriamo l'annunciazione - la missione di brillare sul "mare spazioso e vasto" della vita per condurci, anche nella notte tenebrosa, al Figlio suo. È ciò che suggerisce il benedettino Bruno d'Asti (1045/49-1123) nel brano da noi citato. Non per nulla una delle icone più comuni dell'Oriente è quella di Maria Odighitria, cioè di colei che ci indica la strada. E mai come in questi tempi confusi e incerti vorremmo che risplendesse una stella che ci guidi verso una meta di speranza.