Giovedì sera su Canale 5 si è sciolto ogni dubbio: Star in the star è una copia, nemmeno troppo bella, dei programmi di Rai 1 Tale e quale show e Il cantante mascherato. Più Tale e quale (in tutti i sensi) che Cantante mascherato. Dallo show di Carlo Conti, Star in the star prende l'idea di fondo di personaggi dello spettacolo che imitano noti cantanti, con la differenza che nel primo caso, oltre che sul canto, c'è un grande lavoro sul trucco. Gli imitatori per quanto possibile cercano di assomigliare in tutto e per tutto agli imitati. Nel varietà condotto da Ilary Blasi l'imitazione si limita alla voce e ai gesti. Per il resto i partecipanti indossano un vera e propria maschera facciale di un materiale plastico (si dice silicone al platino) che ottiene una vaga somiglianza con l'interpretato. Chi si nasconde dietro la maschera però non si sa e questa è l'idea mediata dallo show di Milly Carlucci, con la differenza che Il cantante mascherato punta sulla particolarità, la fantasia e persino la bellezza della maschera (il pappagallo, la farfalla, il lupo…), mentre Star in the star, come detto, si limita a mascheroni somiglianti a dieci grandi cantanti: da Mina a Michael Jackson a Baglioni. L'esibizione dei mascherati viene valutata dal pubblico formato da fan dei vari cantanti. I due meno votati vanno allo spareggio. Chi perde (questa volta a giudizio della giuria composta da Marcella Bella, Claudio Amendola e Andrea Pucci) viene smascherato. Il primo a rimetterci la faccia di silicone è stato Massimo Di Cataldo (nei panni di Elton John), che guarda caso aveva partecipato all'edizione 2018 di Tale e quale show. A segnare un punto a sfavore di Star in the star sono anche la differita e il playback. Quanto alla giuria Amendola sembra il più inserito nella parte mostrando una certa competenza, Marcella Bella appare un po' svagata e Pucci, al solito, va spesso sopra le righe.