Star bene sul lavoro per vivere meglio
Nei ritmi frenetici dell'era iper-competitiva che stiamo vivendo, il lavoro assorbe la parte principale del nostro tempo: viverlo come problema è dunque una ferita destinata a lasciare tracce profonde nell'individuo. Ma l'infelicità sul posto di lavoro rappresenta anche un costo per le aziende e, di conseguenza, per il sistema-Paese. Sempre secondo lo studio di Gallup, le aziende con lavoratori felici e coinvolti producono il 17% in più, vendono il 20% in più e hanno il 21% in più di profittabilità. Inoltre, fanno registrare il 41% in meno di casi di assenteismo, il 70% in meno di incidenti dei dipendenti, il 40% in meno di difetti di produzione.
Migliorare il benessere dei lavoratori in azienda è dunque una strategia win-win, di cui possono beneficiare (molto) entrambe le parti. Vuol dire in concreto costruire un'adeguata comunicazione interna che crei identità e senso di appartenenza, valorizzare le competenze dei collaboratori per motivarli rafforzando al tempo stesso la produttività aziendale, costruire sistemi di welfare d'impresa capaci di supportare in concreto il lavoratore nelle sfide della vita, mettere in campo (quando e dove possibile) strumenti nuovi come lo smart working. È una sfida culturale prima ancora che economica, su cui può essere fondamentale il ruolo di traino delle associazioni datoriali e dei sindacati. È ora di occuparsene.
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