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Scintille Olimpiche. Sotto lo sguardo della Madonna di Lourdes

Daniele Zappalà mercoledì 22 maggio 2024

Olimpiade è parola femminile, come pure in francese, ovvero la lingua più associata alla nascita dei Giochi moderni. Ma persino nella Francia che ha scelto una donna come primo simbolo della République, le Olimpiadi sono state viste a lungo come un evento principalmente maschile. Parigi 2024, in questo senso, promette di riservarci continue sorprese. Il 10 agosto, per la prima volta, la competizione di chiusura non sarà la maratona maschile, ma quella femminile. Inoltre, le ultime tappe della staffetta che recherà la fiamma, così come la cerimonia d’apertura sulla Senna, dovrebbero dare ampio risalto a profili femminili, come avvenne già in modo indimenticabile con la spettacolare accensione definitiva del braciere nel 2000 a Sydney, quando l’onore toccò alla quattrocentista australiana Cathy Freeman d’origine aborigena, tutta vestita di bianco.


Ma a ben guardare, in queste prime splendide settimane d’itinerario francese della fiamma olimpica nel Midi, ha avuto già un risalto particolare pure la Figura femminile per eccellenza che illumina il cuore dei fedeli. Sì, la Vergine, già ‘visitata’ in modo toccante almeno due volte dalla staffetta dei tedofori. Il 9 maggio, a Marsiglia, la prima tratta vera e propria aveva preso l’avvio esattamente sotto i piedi della Bonne Mère, ovvero nel Santuario con la celebre Madonna dorata che domina la Colline de la Garde e tutta la città portuaria. Domenica scorsa, nella Solennità della Pentecoste, invece, i tedofori hanno fatto tappa ai Santuari della Madonna di Lourdes, nel cuore della cittadina mariana più conosciuta, a cui guardano i fedeli di tutto il mondo. Malgrado la pioggia, ben 2 transizioni della staffetta hanno avuto luogo entro il perimetro dei Santuari.


Per la partenza della staffetta è stato scelto il Pic du Jer (951 metri), la montagnola da sempre cara a tanti pellegrini che possono raggiungere la cima anche con una funicolare creata nel 1900, ovvero nello stesso anno dei primi Giochi a Parigi. L’ingresso nell’area dei Santuari è avvenuto attraverso la Porte Saint-Joseph, con passaggio poi davanti alla statua della Vergine Incoronata, al centro della Spianata. Ben 9.500 pellegrini erano presenti, alcuni piacevolmente sorpresi dall’evento, di cui non erano al corrente. «La Provvidenza ha voluto che ciò sia giunto nella Solennità della Pentecoste», ci dice un’addetta dei Santuari, colpita dall’emozione palpabile di quei pellegrini in carrozzella che hanno voluto seguire il percorso della fiamma, per circa un quarto d’ora all’interno del perimetro religioso, prima di superare la soglia della Porte Saint-Michel, limite della Spianata. Ad assistere anche il rettore dei Santuari, padre Michel Daubanes, e il prefetto.

Nella laica Francia, i protagonisti della grande festa olimpica hanno dunque già più volte onorato spazi sacri fra i più cari ai fedeli non solo transalpini. Dei risvolti dal sapore benaugurante che possono apparire pure, ad alcuni, come un giusto omaggio implicito al ruolo che la fede ebbe nel lancio dell’avventura delle Olimpiadi moderne, anche attraverso l’intraprendenza del padre domenicano Henri Didon, grande promotore dello sport e ispiratore dell’amico Pierre de Coubertin.