Nicando e Marciano. Soldati romani, martiri, padri nella fede per Venafro
Se la fede diventa un patrimonio di famiglia, allora resisterà contro ogni intemperie, contro ogni attentato, anche se poi alla fine essa è e deve rimanere una scelta singolare e personale. È questo appello a curare il duplice aspetto dell’esperienza cristiana – personale e comunitaria – il messaggio dei martiri di Venafro ricordati oggi dal Martirologio. Erano due ufficiali dell’esercito romano, forse di origine greca, vissuti tra il III e il IV secolo: convertiti al cristianesimo si rifiutarono di compiere i rituali richiesti dalla religione pagana di Stato. A sostenere Nicandro nella sua scelta pare ci fu la moglie, Daria, anch’essa divenuta cristiana. Dalla testimonianza di questi martiri si alimenta da secoli la fede della comunità di Venafro, che li venera come patroni.
Altri santi. Beata Teresa del Portogallo, regina (1181-1250); beato Pietro Gambacorta, fondatore (XV sec.).
Letture. 2Cor 6,1-10; Sal 97; Mt 5,38-42.
Ambrosiano. Es 1,1-14; Sal 102; Lc 4,14-16.22-24.