Sognare è un «dovere» per i giovani e gli adulti
E invece bisogna «essere capaci di sognare», ha detto il Papa ai giovani domenica scorsa, perché «un giovane che non è capace di sognare, poveretto, è diventato vecchio prima del tempo... sognate, siate svelti e guardate al futuro con coraggio... "Ma davvero? I giovani quando sognano a volte fanno chiasso…". Fate chiasso, perché il vostro chiasso è il frutto dei vostri sogni… Grazie, grazie, quando siete capaci di portare avanti i sogni con coraggio, per quando non smettete di credere nella luce anche dentro le notti della vita, per quando vi impegnate con passione per rendere più bello e umano il nostro mondo. Grazie per quando coltivate il sogno della fraternità, per quando avete a cuore le ferite del creato, lottate per la dignità dei più deboli e diffondete lo spirito della solidarietà e della condivisione. E soprattutto grazie perché in un mondo che, appiattito sui guadagni del presente, tende a soffocare i grandi ideali, non perdete in questo mondo la capacità di sognare!».
Certo, ci vuole coraggio per sfidare condizionamenti, preconcetti, pregiudizi. Ma in questo Gesù ci può aiutare, ha insistito Francesco, perché «nella libertà di Gesù troviamo anche il coraggio di andare controcorrente... non contro qualcuno – che è la tentazione di ogni giorno –, come fanno i vittimisti e i complottisti... Il nostro mondo, ferito da tanti mali, non ha bisogno di altri compromessi ambigui, di gente che va di qua e di là come le onde del mare – dove li porta il vento, dove li portano i propri interessi... gli equilibristi che cercano sempre una strada per non sporcarsi le mani, per non compromettere la vita, per non giocarsi sul serio... siate liberi, siate autentici, siate coscienza critica della società». Forse non sarebbe male se anche gli adulti imparassero di nuovo a sognare.