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Sky, tra spade e draghi la saga torna e cattura

Andrea Fagioli mercoledì 19 giugno 2024
Per i più impazienti l’ora «x» è scoccata alle tre di notte in contemporanea con la messa in onda negli Stati Uniti. Gli altri hanno aspettato la replica serale di lunedì alle 21,00 su Sky Atlantic e in streaming su Now. Parliamo ovviamente dell’attesa seconda stagione di House of the dragon, la serie tratta dal romanzo Fuoco e sangue di George R.R. Martin, ambientata in un perenne immaginario medioevo un paio di secoli prima dagli eventi narrati dalla capostipite Il Trono di spade. Tra amicizie e rivalità, lealtà e tradimenti, sesso e violenza, questo cosiddetto prequel racconta la storia della famiglia Targaryen la cui insanabile spaccatura interna sta portando due fazioni, i «Verdi» e i «Neri», sull’orlo di una sanguinosa guerra civile. I nuovi otto episodi vedono infatti il regno spaccarsi: ciascuna fazione ritiene legittima la propria aspirazione al Trono di spade. In ogni caso tutti dovranno scegliere da che parte schierarsi. A tenere le fila delle complesse vicende sono soprattutto le donne. In questo senso House of the dragon è una serie sempre più declinata al femminile. Anche se, come nel Trono di spade, non mancano discutibili scene cruente e di sesso, ma al tempo stesso ottime tecniche di ripresa, suggestive ambientazioni interne, scure e nebbiose, parzialmente e saggiamente illuminate dalla costante presenza del fuoco sotto tutte le forme possibili e immaginabili: camini, bracieri, torce, lanterne, ceri, candele… E poi le grandiose panoramiche esterne, gli scenari naturali, contrapposti agli effetti speciali registrati negli studi virtuali. E ancora i draghi, l’arma imbattibile evocata dal titolo, magistralmente animati. Senza dimenticare lo scavo e l’indagine psicologica sui personaggi attraverso la recitazione degli attori, ma soprattutto una sceneggiatura con dialoghi di grande forza drammaturgica e un montaggio puntuale e serrato. © riproduzione riservata