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Angela da Foligno. Si «perse» in Dio per ritrovare se stessa

Matteo Liut sabato 4 gennaio 2014
Quando si ama con tutta l'anima, ci si immerge totalmente nell'amato e il rischio è di perdersi. Ma se l'amato è Dio allora l'unico "effetto" dell'amore sarà quello di ritrovare pienamente il centro della propria vita. Perdersi in Dio significa ritrovarsi completamente. È questo il messaggio di sant'Angela da Foligno, la terziaria francescana che segnò la spiritualità di un'intera epoca. La sua esperienza mistica, infatti, fu così profonda da affascinare non solo nel suo tempo ma anche nei secoli seguenti. Un'eredità talmente preziosa che papa Francesco lo scorso 9 ottobre ha deciso di iscrivere nel catalogo dei santi questa donna, già beata, "convertitasi" a 37 anni di età. Era nata, infatti, nel 1248 tra gli agi, che abbandonò nel 1285 per vivere nella penitenza fino alla morte nel 1309.Altri santi. San Rigoberto di Reims, vescovo (VIII sec.); Elisabetta Anna Bayley Seton, religiosa (1774-1821). Letture. 1 Gv 3,7-10; Sal 97; Gv 1,35-42. Ambrosiano. Dn 7, 9-14; Sal 97; 2Ts 1,1-12; Lc 3,23-38 / Lc 24,13-35.