Apollonia. Si gettò tra le fiamme per non abiurare
Rinnegare la propria fede significa perdere se stessi, rescindere il legame vitale con Dio e quindi morire dentro, perché noi siamo ciò in cui crediamo: può essere letta sotto questa luce la vicenda di santa Apollonia, martire ad Alessandria d'Egitto nel III secolo. La sua morte è narrata nella "Historia ecclesiastica" di Eusebio di Cesarea, che riporta una lettera di san Dionigi di Alessandria, testimone dei fatti inerenti la cattura e l'uccisione di Apollonia. Ad Alessandria nell'anno 248 scoppiò una persecuzione popolare contro i cristiani: in uno degli attacchi venne presa anche Apollonia, anziana vergine, impegnata nell'opera di diffusione del Vangelo nella sua città. Le strapparono i denti e accesero un fuoco minacciandola di gettarla tra le fiamme se non avesse rinnegato la fede cristiana, ma Apollonia preferì gettarsi da sola nel rogo e morire.
Altri santi. San Marone, eremita (IV-V sec.); san Rinaldo di Nocera Umbra, vescovo (XII-XIII sec.).
Letture. Gen 2,18-25; Sal 127; Mc 7,24-30.
Ambrosiano. Sir 30,21-25; Sal 51; Mc 8,10-21.