Sfiniti e felici alla meta anche i cronisti in trionfo
«Lacrime, lacrime, ancora lacrime» (Andrea Elefante, "Gazzetta"). «Ah, che goduria e bye bye Inghilterra» (Fabrizio Biasin, "Libero"). «Ma che bello è stato?» (Luigi Garlando, "Gazzetta"). «Mancini, l'uomo che ha intuito il tunnel dove gli altri avevano visto soltanto la frana» (Gabriele Romagnoli, "Repubblica"). «(Mancini ha) il viso liscio come una porcellana di Capodimonte» (Fabrizio Roncone, "Corriere"). «A quel punto il tenero Saka ha davanti a sé una porta da hockey e l'immenso Gigio la chiude» (Garlando, "Gazzetta"). «A Donnarumma non tremano le braccia, sono le pale di un mulino inespugnabile» (Emanuela Gamba, "Repubblica"). «Ci sono bastoni pieni di nodi (...). Una partita fangosa (...). Una tonnara, una gran sarabanda tra gente a pezzi (...). Il bastone pieno di nodi lo raddrizza un ragazzo con la barba, mani grandi, mani senza fine» (Maurizio Crosetti, "Repubblica"). «Alzala quella coppa, capitan Chiellini, alzala! Falla vedere al mondo» (Paolo Franci, "Quotidiano Nazionale").