Semplice grazia
Questa mattina, nella quiete dello studio, silenzioso è entrato, poi senza alcuno sforzo né rumore è saltato sullo schienale della poltrona. Lo sguardo mi si è fermato sulla assoluta grazia di quel salto. Ho pensato a che prodigio di neuroni, ossa, muscoli è un gatto, un semplice gatto, come ce ne sono milioni. L'ho osservato, fiero in cima alla poltrona come la polena sulla prua di una nave, le pupille strette a fessura nella luce del sole. Com'era bello.
Allora mi è sorta come una gratitudine per questa bellezza, per la perfezione di un umile gatto salvato per caso. Quanta bellezza, gratuitamente data.
Da ragazzina dicevo che i gatti sono una prova dell'esistenza di Dio, mi è venuto in mente. Ho sorriso: beh, di tanto poi non mi ero sbagliata.