Se lo scienziato di sinistra è un «elitista»
POP PORN CINA«Molte produzioni erotiche raffigurano le donne in ruoli non subordinati e contengono molte immagini e idee positive per le donne e le femministe». L"estate scorsa questa rubrica si era occupata dello sconsolante passaggio di tanta parte della sinistra «dalla lotta di classe alla lotta di sesso» (2 luglio). Ora Liberazione (22 marzo) ce ne dà una conferma, citando una femminista militante, Nadine Strossen, che insegna Diritto costituzionale alla New York University, presiede la American Civil Liberties Union e in un suo libro presenta le nuove tesi radicali del femminismo americano, in netto contrasto con la pornofobia che, per anni, è stata la bandiera del movimento per le donne americane. Il libro tratta della «rilevanza sociale» e della «importanza dello strumento pornografico per l"affermazione della propria sessualità da parte delle donne» e per la loro liberazione. In questa nuova lotta sessuale (ex di classe) la Cina sarebbe all"avanguardia: «I prodotti porno giapponesi» e quelli «pornografici gay» si diffondono in Cina per mezzo di Internet tanto che il quotidiano comunista parla della «pop porn Cina». E pensare che uno dei pochi e primi meriti di Mao Tse Dong fu proprio quello di avere sconfitto la prostituzione. Come dire? Neanche nel comunismo c"è più religione.
SCRIVERE SENZA LEGGEREGuido Ceronetti, filosofo, letterato e poligrafo di vastissima e raffinata cultura, rimpiange (su Repubblica, 29 marzo) il latino della Messa: «Abbiamo smantellato, eluso, gettato nell"acido tutto ciò che è mistero. La Messa, tolto il guscio del mistero che le è proprio, fatto dal latino, è un vacuo fantasma [...] La Messa greca è davvero ortodossa, è misterica, perfino misteriolatrica. La nostra, in volgare, è nichilistica». Povero Ceronetti: se, quando va a Messa, non sa che cos"è il mistero cui partecipa, perché, prima di scrivere non legge un po" di Catechismo (num. 50ss)?