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Beda il Venerabile. Se la sapienza diventa un dono condiviso

Matteo Liut giovedì 25 maggio 2017
I santi come Beda il Venerabile c'insegnano che la saggezza è sempre frutto di un esercizio, di un impegno, di una ricerca costante della verità. Un insegnamento che è valido per tutti e per ogni epoca: perché la vera sapienza non è un tesoro elitario ma un patrimonio comunitario, una risorsa che rende più affascinante la vita di tutti i giorni. Anche per questo il pensiero di san Beda, proclamato dottore della Chiesa da papa Leone XIII, è stato tra le fonti del Vaticano II. La sua eredità, infatti, è affidata alle sue numerose opere, che mostrano una profonda capacità di sintetizzare discipline diverse in una visione unitaria. Nato a Jarrow in Inghilterra attorno al 672, Beda crebbe tra i benedettini e divenne prete verso i 30 anni. Morì nel 735. Fu l'autore, tra l'altro, della Storia ecclesiastica del popolo degli Angli.
Altri santi. San Gregorio VII, Papa dal 1073 al 1085); santa Maria Maddalena de' Pazzi, vergine (1566-1607).
Letture. At 18,1-8; Sal 97; Gv 16,16-20.
Ambrosiano. AT 1,6-13a; Sal 46; Ef 4,7-13; Lc 24,36b-53.