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Caterina d'Alessandria. Se l'autentica bellezza sta nel vivere per Dio

Matteo Liut sabato 25 novembre 2017
Dietro alle storie delle giovani martiri dei primi secoli, come santa Caterina d'Alessandria, c'è l'icona di uno scontro tra due diversi modi di concepire la vita: da un lato quello "mondano", che esalta ciò che è utile ai propri fini, dall'altro quello evangelico, che coglie in ogni frammento la presenza di Dio. Caterina era nata ad Alessandria da famiglia nobile e aveva 18 anni quando nel 305 si presentò da Massimino Daia, proclamato "cesare" per l'Oriente, per chiedergli di riconoscere Cristo. Un doppio affronto, perché la giovane si era anche rifiutata di eseguire i sacrifici per i festeggiamenti in onore dello stesso Massimino. L'imperatore pensò allora di far desistere la bella giovane dalla sua fede proponendole il matrimonio: Caterina avrebbe avuto un posto di prestigio agli occhi del mondo. Il rifiutò le costò la vita: venne torturata e uccisa.
Altri santi. San Mosè di Roma, martire (III sec.); beata Beatrice di Ornacieu, monaca (1260-1303).
Letture. 1Mac 6,1-13; Sal 9; Lc 20,27-40. Ambrosiano. Ez 7, 1.15-27; Sal 101; Eb 8,6-10; Mt 12,43-50 / Gv 20,1-8.