Era già capitato di sottolineare come nell'estate di Italia 1, da un po' di tempo a questa parte, con le serie targate “Chicago”, invertendo l'ordine dei fattori il prodotto non cambia: pompieri, poliziotti e medici; poliziotti, medici e pompieri; medici, pompieri e poliziotti... Anche quest'anno, alle già avviate storie dei chirurghi e degli infermieri del Chicago Med (in onda da venerdì 13), si sono aggiunte (da mercoledì 18) le avventure dei vigili del fuoco del distretto 51 di Chicago Fire, in attesa dei detective di Chicago PD (al via martedì 24 luglio). Senza dimenticare che esiste anche il quarto titolo di questo particolare franchising, ovvero Chicago Justice, che come le altre serie passa prima dai canali Premium a pagamento. A quel punto anche avvocati e magistrati entreranno nel giro di Italia 1. Intanto soffermiamoci sul capostipite, che è Chicago Fire, di cui in chiaro è partita la quinta serie con i primi tre degli oltre venti episodi previsti. Tra l'altro, l'ottavo di questa edizione sarà il centesimo della serie. E questo la dice lunga sull'apprezzamento del pubblico per le vicende di pompieri e paramedici del Chicago Fire Department della città dell'Illinois. Come infatti vuole la serie, gli interventi del gruppo sono a volte più di carattere sanitario che altro. Anche i primi nuovi episodi non ci hanno risparmiato gambe stritolate, bambini infilzati e volti bruciati. Ma quello che conta è l'eroismo dei protagonisti, la loro umanità anche nelle situazioni più difficili. Senza trascurare la vita privata, anzi: spesso e volentieri è proprio tra le mura domestiche che i nostri eroi devono riuscire a dare il meglio. Questa volta, oltre alla privata, ci si è messa di mezzo anche la vita pubblica, con Matthew Casey, uno dei vicecomandanti della squadra di pompieri, che ha deciso di darsi alla politica scoprendone i risvolti meno nobili ricattato da uno scaltro consigliere con la minaccia di rivelare alla stampa che ha aiutato la sua ragazza a saltare la fila dei servizi sociali per ottenere l'affido del piccolo Louie. Intanto, a proposito di quanto detto prima, sono già iniziate le incursioni (i cosiddetti “crossover”) dalle serie figlie (“spin off”). Insomma, sono già comparsi in Fire personaggi delle altre Chicago. L'unione fa la forza e una serie tira l'altra.