Si svolgeranno domani le votazioni per eleggere la prima Assemblea dei delegati di Espero, l'unico Fondo integrativo del settore pubblico, autorizzato a liquidare le pensioni complementari al personale della scuola, compresi i docenti di religione. Le elezioni costituiscono un passaggio fondamentale per la piena operatività del Fondo che, solo da pochi mesi, ha superato in forma brillante il numero minimo di adesioni previsto per il suo funzionamento, raggiungendo la quota di oltre 50 mila iscritti.
L'Assemblea dei 60 delegati sarà composta per metà da rappresentanti dei lavoratori associati e per metà da esponenti dell'amministrazione. Gli eletti avranno il non facile compito di scegliere forme redditizie di investimento dei contributi accantonati, per assicurare la solidità della gestione previdenziale e la sua stabilità nel tempo.
L'adesione al Fondo risulta particolarmente conveniente per chi ha maturato pochi anni di servizio, mentre per i dipendenti con maggiori anzianità appare più vantaggioso conservare la normale buonuscita che viene calcolata sulla retribuzione dell'ultimo anno. Il successo raggiunto da Espero poggia tuttavia anche su un'agevolazione riservata ai primi aderenti, un contributo bonus, attualmente dello 0,50% dello stipendio, a completo carico dell'Amministrazione. Il beneficio terminerà con le adesioni pervenute entro il prossimo 31 dicembre. Non sono previsti, per ora, altri fondi integrativi nell'area del pubblico impiego. Un'attenzione particolare è perciò rivolta all'ingresso effettivo di Espero nel settore degli investimenti finanziari, un'esperienza che rappresenta, di là da ogni teoria, il vero test di validità della previdenza complementare per i pubblici dipendenti.
Contributi aggiuntivi. In coda alle votazioni, lunedì 16 ottobre (il giorno 15 cade di domenica) scatta un importante appuntamento per i soci di Espero più convinti.
Lo statuto del Fondo prevede che il lavoratore iscritto possa effettuare versamenti aggiuntivi sul suo conto assicurativo. Sono due le modalità con cui comunicare la scelta di un'ulteriore contribuzione a proprio carico: a) con il modulo di adesione, b) con una successiva comunicazione mediante l'apposito modulo Ci allegato al documento «Interpretazione delle norme di Espero». Ogni volta che il lavoratore intenda modificare l'importo della sua contribuzione aggiuntiva, è tenuto a comunicarlo entro il termine statutario del 15 ottobre, con effetti a partire dal 1° gennaio dell'anno successivo.
Finanziaria 2007. Sul tema della previdenza complementare, il disegno di legge della nuova finanziaria non sembra favorire l'allineamento del pubblico al privato. L'annunciata costituzione di un Fondo integrativo presso l'Inps, al quale destinare obbligatoriamente parte delle liquidazioni accantonate dalle aziende private, rischia di scavare un profondo fossato fra i trattamenti di fine rapporto dei dipendenti privati e quelli dei dipendenti pubblici.