Scuola, si vota per il fondo Espero
Gli investimenti. Ai suoi aderenti Espero offre investimenti contributivi in due comparti: Garanzia e Crescita. Il primo, a basso profilo di rischio, garantisce il capitale e un rendimento minimo del 2,5% annuo al lordo dell'imposta, a patto di contribuire al Fondo almeno fino al 2014. Il comparto, che ha spuntato nel primo semestre del 2009 un rendimento del 3,11%, investe esclusivamente in obbligazioni emesse da soggetti istituzionali, come i titoli di Stato. Il secondo comparto propone invece una rivalutazione del capitale in un orizzonte di medio periodo. Il suo rendimento nel 2009 ha raggiunto il 5,61%, operando sul mercato con la compravendita di obbligazioni e azioni. Si propone un risultato, nel quinquennio, pari al recupero dell'inflazione maggiorato del 2%. Per i dipendenti delle scuole pubbliche che non indicano il comparto preferito, i versamenti contributivi sono collocati nel comparto Crescita. Invece, per i dipendenti delle scuole private il Tfr conferito tacitamente è destinato al comparto Garanzia, mentre un'adesione esplicita fa confluire la contribuzione nel comparto Crescita. Tuttavia, a sua scelta, il lavoratore interessato può passare da un comparto all'altro. La modifica di comparto può essere richiesta dopo un periodo minimo di permanenza di dodici mesi nella divisione precedente. La decorrenza della scelta effettuata ha efficacia a partire dal mese di giugno per le richieste comunicate entro il 15 aprile e dal mese di gennaio per le richieste presentate entro il 15 ottobre.
Essendo del tutto volontaria, la partecipazione ad Espero del lavoratore è vincolante, con effetto di riflesso per il datore di lavoro. Eventuali ripensamenti del dipendente possono incidere solo sulla contribuzione mensile del lavoratore (e sulla quota del datore di lavoro), mentre resta intoccabile l'accantonamento tacito o esplicito del Tfr.