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Scuola, i vantaggi di settembre

Vittorio Spinelli martedì 30 agosto 2005
Tra due giorni scattano i pensionamenti per l'anno 2005 in tutte le scuole pubbliche di ogni ordine e grado. Lasciano il servizio i dirigenti scolastici, i docenti, gli impiegati, i bidelli che hanno raggiunto l'età canonica per la pensione oppure che hanno maturato i requisiti per la pensione anticipata. La decorrenza delle pensioni, stabilita al 1° settembre, è rigida ed unica per tutti. Si tratta di un vincolo, unico nel sistema previdenziale, al fine di evitare che i pensionamenti effettuati durante lo svolgimento dell'anno scolastico provochino interruzioni nel servizio. In vista dei pensionamenti di questo settembre, gli interessati hanno dovuto presentare la rituale domanda di pensione entro il 10 gennaio scorso. Chi ha saltato quell'appuntamento, pur possedendo tutti i requisiti per la pensione, dovrà attendere la prossima tornata (10 gennaio 2006) e lasciare il servizio con un anno di ritardo, il 1° settembre 2006. Il vincolo del 1° settembre mostra però diversi vantaggi, alcuni di quali emersi
nell'ambito della prossima riforma delle pensioni, che andrà in vigore dal 2008. La riforma prevede che gli occupati nella scuola siano esenti da una drastica riduzione delle decorrenze dei pensionamenti, che colpirà invece i lavoratori impiegati in altri settori. Sempre in funzione della decorrenza fissa, la finanziaria del 1998 (legge 449/97) ha voluto favorire i dipendenti che raggiungono i requisiti dopo l'inizio dell'anno scolastico e che sarebbero quindi costretti ad attendere il settembre dell'anno successivo per poter andare in pensione. Le pensioni di anzianità sono perciò anticipate al 1° settembre per coloro che, pur non possedendo i requisiti richiesti, li raggiungono entro il successivo 31 dicembre. L'abbuono può giungere perciò fino a 4 mesi sia sui contributi sia sull'età anagrafica sia su entrambi congiuntamente. Quest'anno sono richiesti per la pensione di anzianità almeno 35 anni di contributi e 57 anni di età oppure solo 38 anni di contributi senza l'età, maturati entro il 31 agosto 2005. La legge aggiunge quindi anche il periodo settembre/dicembre 2005 come utile per completare i requisiti richiesti. L'abbuono è valido anche per le pensioni di vecchiaia. Di fatto i dipendenti che usufruiscono dell'abbuono godono di un arrotondamento non solo dell'anzianità contributiva ma anche dell'età pensionabile, vantaggio quest'ultimo assolutamente sconosciuto a qualsiasi altro settore lavorativo. L'Inpdap ha predisposto per tempo le procedure informatiche per garantire un trattamento pensionistico aggiornato e tempestivo al personale del comparto scuola, ivi compresi il personale A.T.A. e gli insegnanti tecnico-pratici (I.T.P.), provenienti dagli enti locali per effetto della legge 124/1999. Restano al di fuori delle procedure informatiche le pratiche concernenti il personale che ha trasformato il rapporto di lavoro in rapporto a tempo parziale.