Scommessa per tutti
Qualcosa del genere è quello che compie il Joshua de Il vangelo secondo Pilato (San Paolo), meraviglioso romanzo che lo scrittore francese Eric-Emmanuel Schmitt dedica alla vicenda di Cristo. Un Gesù molto umano, quello di Schmitt, che matura pian piano la consapevolezza della propria identità divina. Un artificio letterario che qualche teologo ha guardato con un'alzata di sopracciglia, ma che serve al narratore per far maturare diacronicamente il proprio protagonista. Fino a quella notte prima di essere condannato in cui ripassa davanti agli occhi di Joshua tutta la sua vita. Compresa quella scommessa. E dice: «Rifarei la scommessa anche se questa sera mi assicurassero che ho torto. Perché se perdo, non perdo nulla. Ma se vinco, vinco tutto. E faccio vincere tutti». In quel «tutti» ci siamo anche noi, millenni dopo. Gesù ha scommesso sull'amore di Dio. E quella scommessa ci ha riscattato.