Sciarpe sugli alberi per scaldare il cuore
In un mondo che va di fretta, c'era anche il rischio che il loro genuino gesto di solidarietà non fosse compreso e magari scambiato per una nuova forma di addobbo natalizio o per un'originale installazione artistica. E allora, accanto ai rami da cui pendono sciarpe di ogni foggia, colore e fantasia, dei cartelli a forma di cuore si rivolgono direttamente a chi ha bisogno: «Hai freddo? Prendimi. Ti scaldo». Un messaggio semplice ma profondo, educativo per i bambini ed edificante per gli adulti, in quelle stesse strade e in quella stessa città in cui – oltre 130 anni fa – Edmondo De Amicis ambientava il suo libro Cuore.
L'idea di appendere le sciarpe per metterle a disposizione dei senzatetto, invece, arriva dagli Stati Uniti, dove, in alcuni luoghi, è diventata quasi una consuetudine, all'inizio dell'inverno. In Italia, qualche settimana fa, è stata sperimentata a Bologna da parte di un'associazione cittadina. A Torino ci hanno pensato i bambini: le sciarpe donate dalle classi sono diventate in pochi giorni oltre centocinquanta. E si è già aggiunto anche qualche cappello.