È una storia venata di malinconia quella che l'argentina Maria Teresa Andruetto racconta in La bambina, il cuore e la casa (Mondadori, 15 euro). La bambina è Tina: ha solo cinque anni, l'età in cui si avrebbe diritto di vivere in serenità con entrambi i genitori. Lei, invece, la mamma e il fratello li vede solo la domenica e nessuno le spiega perché. Impossibile farsene una ragione. Così quel giorno di festa, atteso e sognato, finisce per essere triste e pensieroso: al tramonto Tina e il papà devono salutare la mamma e Pedro, lasciare quella casa e andare in città dalla nonna. In attesa di una nuova domenica. Grande la solitudine del cuore di Tina che non si dà pace finché, scoperte le ragioni di quella insensata separazione, riesce a imporre una propria soluzione. Maria Teresa Andruetto è una narratrice non comune. Nel 2012 ha vinto il premio H.C.Andersen, il Nobel della letteratura per ragazzi. Dai 10 anni.Marta, la ribelle, tutta cellulare e facebook; Diana, la scout generosa, appassionata di natura; Margherita, che vorrebbe fare la ballerina; Isabella, la scienziata. La vita in campagna, nell'azienda agricola che il padre ingegnere ha messo in piedi dopo aver perso il lavoro, mette a dura prova la vita delle sorelle Raggi. Non è solo il titolo qui a richiamare le "Piccole donne" di Louisa M. Alcott, datato 1868. Cambiano i tempi ma sogni, fragilità e vocazioni delle ragazze si esprimono con uguale intensità. Piccole donne oggi (Nuove Edizioni Romane; 13 euro) è un romanzo sapiente di Angela Nanetti. Dagli 11 anni