Scaffale basso . Alla larga da tutti i Barbablù... di ieri e di oggi
Sì, questa è proprio un’altra storia di Barbablù, come puntualizza il sottotitolo di questo bellissimo racconto – rivisitazione della favola di Perrault - scritto in punta di penna da Beatrice Masini. Blu (18 euro) esce con il marchio Pelledoca, casa editrice per ragazzi specializzata in thriller, noir e mistero, nata a Milano lo scorso aprile, con all’attivo volumi di pregio, accurati nella scelta dei contenuti e nella vesta grafica.
Blu è una giovane indipendente e intraprendente, di bell’aspetto e di buona educazione che arrivata alla maggiore età si mette in viaggio, decisa a conoscere il mondo. In sella alla sua cavalla Azzurra la ragazza approda in una landa dell’Ovest dove incrocia un cavaliere dall’aspetto inquietante ma anche fascinoso, un uomo alto e forte, severo nei modi e negli abiti, lo sguardo penetrante. Lui la corteggia, lei ne è subito attratta. Del resto Barbablu è un tipo di quelli che mentre ti incutono soggezione ti ammaliano e immediatamente ti tengono in pugno. Le nozze sono inevitabili. Blu, sedotta dai modi gentili e premurosi del marito se ne innamora ogni giorno di più e sembra non vedere quell’aspetto oscuro e segreto dell’uomo, quello che il lettore conosce già dalle prime pagine del racconto e che Beatrice Masini delinea con così sottile descrizione da far intuire quale sciagura sarebbe stata per qualunque donna lasciarsi incantare da lui. Uomo dal passato sconosciuto ai più, opportunista nell’appropriarsi bei beni di un vecchio Barone, feroce nel trattar la gente al suo servizio, speciale nell’incutere paura e tenere a bada il prossimo con la sola minaccia dello sguardo. La storia poi procede come la si conosce: con Barbablù che prima di mettersi in viaggio per affari consegna le chiavi del castello alla moglie, anche quella d’oro del suo studio, facendole promettere che non sarebbe mai entrata in quella stanza. E con Blu che, più per abbellire lo studio di fiori che per curiosità, scopre un terribile segreto, l’orribile fine delle altre numerose mogli di Barbablù, finite male per amore… Amore? E da qui Beatrice Masini racconta la sua “altra storia”, la vera storia di una donna che scopre di aver sposato un mostro, la cronaca di una notte di terrore e di inganni con le confessioni di un serial killer. Ma a quel punto Blu, che si sa è donna sveglia e intelligente, ha un solo pensiero: salvarsi la vita. E dalla fiaba si scivola nella vita vera. Quante donne che hanno scambiato l’odio per amore… Quale sarà la fine di Blu? Cariche della medesima suspense le illustrazioni in nero sfumato blu le illustrazioni di Virginia Mori. Dai 13 ai 99 anni.
La storia è semplice, quella di un amore non corrisposto: il gatto adora il topo, il topo odia il gatto. Lei ama lui, ma lui odia lei. Potrebbe sembrare la sintesi di una tragedia sentimentale, invece la storia di questo amore crudele e non corrisposto rappresenta, come è stato da più parti sostenuto, la massima espressione della comic art di sempre.
Nelle mani di un autore geniale come George Herriman la storia di Krazy e Ignatz diventa teatro di una rappresentazione a fumetti che mixa umorismo e poesia. Dunque Krazy, il gatto, ha una tale venerazione per il topo Ignatz che lo cerca in continuazione, si mette sulla sua strada, fa di tutto per incrociarlo nonostante il topo gli riservi ogni volta un trattamento ignobile e brutale: una mattonata sul muso che conclude quasi sempre la striscia. Un mattone che il topo lancia con perverso piacere e il gatto inguaribile ingenuo incassa con serafico masochismo, interpretandolo come un gesto d’amore. Addirittura sollecitandolo quando non arriva. Sullo sfondo il panorama arido e desolato della Contea di Coconino, in Arizona, luogo molto caro all’autore, ma anche luogo dove tutto può accadere. E dove accanto ai protagonisti compaiono altre comparse, il cane sceriffo Bull Pupp, Joe Cicogna, il fabbricante di mattoni, Walter Struzzo… La striscia è comparsa per oltre trent'anni ogni giorno sui maggiori quotidiani americani a partire dal 1913, anche se i due personaggi avevano già fatto capolino a margine di un altro fumetto di Herriman fin dal 1910. Si interromperà solo nel 1944 con la morte dell’autore. A più di un secolo dalla prima avventura Salani manda in libreria Krazy Kat, un volume che raccoglie oltre 200 tavole della strana coppia (14,90 euro). Il meglio di Krazy e Ignatz, imperdibile per gli appassionati di fumetto di
qualsiasi età.
Una scatola è solo una scatola? Chi ha osservato un bambino giocare sa che in quelle mani qualsiasi oggetto può trasformarsi in altro da sé. Un secchiello diventare un cappello, un cappello un elmo da guerra, un legno un fucile, una coperta una capanna… È l’eterno gioco del “faccio finta che” in cui l’infanzia si è cullata fin dalla notte dei tempi. Vincitore di numerosi premi tra cui il prestigioso Theodore Seuss Geisel Honor Award nel 2007 e inserito nella bibliografia Nati per Leggere 2012, Non è una scatola (14 euro), che l’editore Kalandraka rimanda in libreria in questi giorni, è un albo delizioso e acuto oltre che originale nella veste grafica.
La copertina è una rigida carta da pacco su cui l’autrice illustratrice Antoinette Portis presenta i protagonisti della storia. Accanto al titolo a caratteri cubitali in stampatello rosso, tipici delle scritte sugli scatoloni, ecco il coniglietto - un doudou di quelli che accompagnano i bimbi fin dalla nascita - e la sua pseudo scatola, due contorni a pennarello pronti all’avventura. Sulle pagine di sinistra si alternano domande e risposte: adulto e coniglio (ovvero il bambino) si rimpallano la propria visione del mondo: il principio di realtà e la fantasia sconfinata. Una scatola non è semplicemente una scatola. Come non vedere la moltitudine di trasformazioni che prende corpo in ogni pagina? Inguaribilmente l’adulto guarda sempre il dito, il bambino la luna. Dai 3 anni.