Scaffale basso. Contro la crudeltà dei cacciatori, dalla parte degli zibellini
IL CORVO. EVGENIJ RUDAŠEVSKIJ; EDIZIONI SAN PAOLO; 18 EURO
Quattro figure imbacuccate dentro i loro mantelli mimetici bianchi, indispensabili per la caccia, approdano in un rifugio nel mezzo di una radura silenziosa della taiga siberiana imbiancata da neve e ghiaccio. Si apprestano a una lunga battuta di caccia allo zibellino che avrà un esito imprevisto. È l’incipit di un romanzo intenso e coinvolgente che è soprattutto una riflessione sull’etica della vita, sull’ambiente considerato terra di conquista, un bene da saccheggiare a proprio piacimento, in virtù di una presunta superiorità dell’uomo. La storia segue la lenta metamorfosi interiore del quattordicenne Dima che ha colto al volo con entusiasmo l’invito di suo zio Nikolaj, cacciatore esperto dai modi bruschi, a seguirlo con altri due amici per una caccia agli zibellini. Un sogno coltivato a lungo: il ragazzo potrà vantarsene con i compagni di scuola e dimostrare così di essere diventato finalmente un uomo, magari esibendo fieramente qualche cicatrice. Non vede l’ora Dima di seguire le tracce di uno zibellino, braccare l’animale, imbracciare il fucile, sparare il suo primo colpo, vedere scorrere il sangue. Ma presto sul campo, davanti allo scempio e all’inaudita crudeltà con cui i cacciatori uccidono gli animali, l’impazienza lascia il posto al turbamento, all’inquietudine e al disgusto, ai brividi e al tormento. E lentamente si fanno strada in Dima la compassione e la ribellione. E infine la consapevolezza del valore di ogni creatura, della bellezza della natura e della necessità di conoscerla e attraversarla senza possederla. Quanto al corvo, che dà il titolo al racconto, meglio non anticipare dettagli. Giornalista di formazione, nato a Mosca, Evgenij Rudaševskij ha studiato negli Stati Uniti. Leggiamo nella sua biografia che la natura, l’ecologia, la conservazione delle culture e delle lingue delle minoranze sono tra i suoi principali interessi. Il corvo è stato incluso nella lista dei White Ravens 2017, l’elenco di libri per bambini e ragazzi scelti dalla Internationale Jugendbibliothek di Monaco, caratterizzati da un alto livello letterario e artistico. Una lettura vivamente raccomandata. Dai 13 anni
LA COMETA. JOE TODD-STANTON; BABALIBRI; 13,50 EURO
Un trasloco, un trasferimento, un lungo viaggio non sono mai situazioni semplici da affrontare. Perché si perdono i riferimenti quotidiani tranquillizzanti, si sballano le routine e ciascuno si trova a dover ricostruire una nuova parte di vita dentro uno scenario che non ha nulla di familiare. La storia di Nyla, raccontata dall’inglese Joe Todd-Stanton in questo albo soprattutto per immagini, è l’emblema di quanto possa essere difficile affrontare il nuovo, tantopiù quando il nuovo ha connotati completamente diversi dal mondo che si è lasciato. Nyla abita con il papà in una casa adorabile, immersa nel verde e affacciata sul mare, con grandi finestre da cui poter contare le stelle o vedere una cometa attraversare il cielo. Perciò quando un nuovo lavoro del papà impone il trasferimento in città, in una casa da cui si vedono solo tetti, lo sconforto è grande. Ma una notte ecco che una cometa riaccende il ricordo e il desiderio di riappropriarsi quasi magicamente di quella memoria. E una cometa in cielo non poteva arrivare in un momento più giusto. Sarà utile per allontanare la solitudine e fare la propria parte per sentirsi di nuovo a casa. Dai 5 anni
PIERINO E LA STREGA. GILLES BIZOUERNE; ILLUTRAZIONI DI ROLAND GARRIGUE; EDIZIONI CLICHY; 19 EURO.
Una fiaba sulla scia dei racconti più antichi che vedono protagonisti i bambini in balìa di figure malefiche come la strega, l’orco, l’uomo nero, il lupo. Creature spaventose che si nascondono nei boschi, perennemente in cerca di piccole prede da mangiare dopo averle ammaliate, catturate e messe nel sacco. Bisogna essere astuti per fingere buone intenzioni dietro un aspetto piuttosto mostruoso, ma occorre altrettanta astuzia per non cadere nel crudele tranello. E se succede trarsi d’impiccio. Hansel e Gretel hanno fatto storia. E Pierino, un bimbetto terribile che dalla paura non è per nulla sfiorato, non sarà da meno, benché per tre volte finisca nel sacco dell’orribile strega. Gilles Bizouerne e Roland Garrigue raccontano con grande ironia la teatrale perfidia della strega con i suoi tratti mostruosi e le sue formule fintamente accattivanti. E l’astuzia del pestifero Pierino, più che un coraggioso, una piccola peste. A giudicare dal finale il nostro scavezzacollo sembra anticipare una seconda avventura. Dai 5 anni.