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Scaffale basso. Un fiocco di neve per illuminare Natale

Rossana Sisti lunedì 7 dicembre 2020

Nessuno ha un destino prestabilito insignificante, neppure un fiocco di neve. Almeno il Fiocco di neve protagonista dell’ultimo albo firmato da Benji Davies che Giralangolo manda in libreria in un clima natalizio non proprio da favola ma almeno per questo un tempo in cui di favole c’è bisogno.

Per loro natura i fiocchi di neve cadono, inesorabilmente e si disintegrano Con un po’ di fortuna e tanta determinazione, invece, a suon di capriole e volteggi tra valli monti e fiumi, questo fiocco riuscirà a dare un senso speciale alla sua breve esistenza. La sua avventura e il suo desiderio incrociano quelli della piccola Noelle (mai nome poteva essere più azzeccato). Entrambi sono incantati da un grande e scintillante albero di Natale. La bambina vorrebbe portarlo a casa, il fiocco vorrebbe brillare sulla cima. Ma la storia andrà diversamente, con una conclusione molto meno banale, molto più bella e poetica. I piccoli lettori l’apprezzeranno in pieno. Dai 3 anni

Inesperti come i cuccioli di ogni specie, Volpe e Leprotto nati a primavera e amici per la pelle scoprono nel passare dei giorni come cambiano la natura e il paesaggio dentro cui vivono. Quando però Rondine di mare li saluta prima di andarsene verso i Paesi caldi annunciando aria di neve, i due non capiscono di cosa si sta parlando. Incuriositi se ne vanno a spasso per il bosco chiedendo a destra e a manca di cosa di stratta. Va da sé che niente insegna come l’esperienza diretta. E intenerisce sempre seguire i più piccoli alle prese con le prime scoperte del mondo. Una cosa chiamata neve è un albo realizzato dall’inglese Yuval Zommer in cui stupore e meraviglia che animano lo sguardo di chi si affaccia alla vita si coniugano con il mondo fantastico della natura e le sue creature.

Soggetti che Zommer predilige e per cui possiede una mano felice. Rimandiamo a “L'albero che doveva essere proprio così” sempre di Gallucci, a “Il libro degli animali selvatici”, “Il libro dei fiori”, “Il libro degli insetti”, Il libro degli uccelli, tutti di ElectaKids. Dai 3 anni

Altro che la neve che fa atmosfera, il fascino invernale di un paesaggio immacolato, il divertimento dei pupazzi, il rito sulle note di Bianco Natale. Dopo la prima emozionante felicità per una favola che si ripete, arrivano l’inquietudine di una nevicata che non accenna a smettere, la paura di qualcosa di sconosciuto che si abbatte sul Pianeta, la disperazione e infine la tragica rassegnazione alla morte gelida, ovattata, in solitudine.

Perché la bufera di neve che senza precedenti e senza tregua sommerge la città, le case e le famiglie, interrompendo ogni possibilità di vita comunitaria e portandosi via i più fragili, sembra davvero la fine del mondo. Poi un giorno da un vetro spaccato dal ghiaccio, una voce e una mano rappresentano un segno di esistenza in vita e una flebile speranza di salvezza. Il conforto di non essere soli. Sette persone, una chiesa in cui trovare rifugio, la forza della solidarietà che dà un senso a un possibile futuro. Una ragazza, una donna, un uomo, un prete, due bambini, un ladro sono i protagonisti di Bianco, romanzo drammatico di Laura Buonalumi (Il Battello a Vapore; 16,50 euro) che riserva risvolti carichi di suspense; una storia che ci parla di un clima impazzito, risultato di una natura maltrattata e oltraggiata. Ma anche pagine che ci riportano a oggi, al nostro isolamento, alla necessità di riflessioni collettive e gesti di solidarietà. Perché nessuno si salva da solo. Dai 14 anni.