Scaffale basso. E Buchettino-Pollicino sfida l'orco delle fiabe
La presentazione non fa una grinza: Ecco il lupo, lì in copertina in questo albo targato Gallucci, alto e stretto e di grande impatto per il lettore (15 euro). Lì con una grinta che non promette nulla di buono, due occhi gialli e allungati come a mettere bene a fuoco la preda, il pelo nero e arruffato dell’animale selvatico. Sullo sfondo un profondo rosso. Tutto lascia intendere una storia un po’ truce in cui il lupo fa il suo mestiere, quello a cui le fiabe ci hanno abituato.
E di fatti con un ritmo ripetitivo che accompagna ogni doppia pagina incontriamo vecchie conoscenze, da Cappuccetto a Rosso alla nonna di Cappuccetto Rosso, dai tre porcellini al cacciatore passando per prìncipi, principesse e bambini, tradizionalmente facili bocconi. Ma lui, il lupo, è sempre presente, alternandosi tra le pagine con una fissità un po’ inquietante, mentre i vari personaggi spariscono, s’immagina nel suo pancione. Come da copione. Il testo ridotto all’estrema sintesi e l’immagine invece esaltata, impone però che si osservino attentamente le illustrazioni e la prospettiva via via variabile del lupo, preludio a un finale sorprendente che ribalta stereotipi e ruoli tradizionali, ma impossibile da rivelare. Alexandre Rampazo, prolifico autore brasiliano con questo albo è stato finalista per il Premio Jabuti, il riconoscimento letterario più importante del Brasile. Dai 3 anni
Da una novella popolare toscana che ha ispirato Pollicino è nato questo Buchettino, racconto inedito di Antonio Tabucchi, uno degli autori più significativi del secondo Novecento. Riscrittura d’autore che merita questa bella veste offerta dalle illustrazioni a tutta pagina di Simona Mulazzani (FeltrinelliKids; 14 euro), Come Pollicino anche Buchettino è un bimbetto piccolo piccolo, molto povero, vissuto nel tempo che fu. Con un soldino che vuole spendere bene, per mettere qualcosa sotto i denti senza sprechi, Buchettino si compra un fico secco, lo mangia e avendo avanzato solo il gambo pensa di piantarlo nel giardino.
Detto e fatto. Magia delle magie, il giorno dopo ecco spuntare un imponente albero di fichi pieno di frutti maturi. Sul quale il piccoletto sale immediatamente per farne una scorpacciata. Se a quel punto arriva il terribile orco delle fiabe in cerca di bocconi succosi, niente paura. Non resta che immaginare il minuscolo Buchettino fronteggiare l’energumeno prima con ingenuità poi con astuzia. La rivincita dell’infanzia, e dei più piccoli dei piccoli, sulla forza bruta del gigante. Dai 3 anni.
Merlo e i colori e Merlo e la merenda: sono i primi due titoli di un nuovo progetto editoriale di Sinnos per i più piccoli che unisce il piacere di leggere al gioco. Un’attenzione che contraddistingue le scelte dell’editore, concretizzata nella collana Nidi di cui fanno parte diversi titoli inseriti nel catalogo Nati per leggere. Si tratta di due piccole avventure, con protagonista un piccolo merlo, da comporre come un puzzle attraverso una serie di carte illustrate affidate all’arte allegra di Gloria Francella, artista capace di dialogare con l’infanzia attraverso un tratto semplice e attraente.
Le storie richiamano argomenti con cui i piccini hanno familiarità, i colori e la merenda con l’amicizia a fare da collante. Merlo stanco di essere nero come il buio va in cerca di colori brillanti con cui agghindarsi la coda. A dargli una mano saranno i suoi amici a cui - e questa è materia della seconda avventura - l’uccellino apparecchia una merenda con i fiocchi. Basta seguire i numeri e leggere il breve testo (curato da Giulio Fabroni) sul retro di ciascuna delle dodici tessere per realizzare la grande illustrazione finale. Il testo è stampato con la Font Leggimiprima, maiuscola simile a un carattere scritto a mano, per agevolare la lettura precoce, studiata in collaborazione con l’Università di Camerino. Dai 2 anni