Scaffale basso. Tu ti arrabbi e io ti abbraccio
Qualcuno penserà che si tratti di una diminuzione della propria autorità, di una risposta debole a una provocazione accesa. Invece non ce n’è come un abbraccio per calmare un capriccio scatenato o l’esplosione di rabbia irrefrenabile di un bambino. Lo dice la psicologia e lo chiarisce la medicina, spiegando il potere di un abbraccio nel riportare a livelli normali l’aumento della pressione sanguigna, l'innalzamento dei neurotrasmettitori legati allo stress e l'abbassamento di quelli legati al piacere che si determinano durante un accesso di collera.
Certo la situazione potrebbe essere più problematica se a infuriarsi fosse una piccola draghetta. Niente paura, il rimedio funziona anche in questo caso come racconta l’illustratrice originaria di Taiwan, Fifi Kuo ne L’abbraccio magico (Edizioni Clichy; 17 euro): una storia perfetta da condividere con tutti i più piccoli, per mostrare anche a loro il potere calmante di un gesto di accoglienza e amore. Quando la draghetta si arrabbia, anche senza un motivo ben preciso, letteralmente dà in escandescenza. Insomma s’infiamma, si agita, diventa paonazza, urla e strepita, in un crescendo scatenato, come ogni pagina dell’albo dimostra. E intanto spara dalla bocca lance di fuoco che oltre a incenerire ogni cosa, feriscono e mortificano tutti in famiglia. Anche la draghetta stessa. Ma qui entra in ballo la magia: un abbraccio che non scotta ma scalda il corpo e il cuore. Dai 3 anni
Dimentichiamo A come Ape, B come Barca e C come Casa. Così iniziavano gran parte degli abbecedari con cui hanno imparato a riconoscere le lettere generazioni di bambini in un passato non così lontano. Oggi gli abbecedari sanno essere molto più fantasiosi e persino un po’ misteriosi.
Basta sfogliare questo Lettere nascoste, realizzato dalla graphic designer spagnola Imapla, nome d’arte di
Imma Pla Santamans, pubblicato da Pulce edizioni (12,90 euro), un arguto gioco a nascondino tra le pagine dove scoprire una B tra le nuvole, la Kappa nel becco di un gallo canterino, la E birichina in testa a una bambina, la N tra le gobbe di un dromedario o la Zeta nel respiro di chi dorme. Un gioco originale e colorato che vale anche per il volume gemello che invita a scovare i
Numeri nascosti
nelle immagini. Mai visto volare uno zero? E un’allegra paperella che si porta appresso un due?
Se il cinque è un drago feroce, l’otto è un orso annoiato…
Alla fine di entrambi i volumi un invito a provare a scrivere lettere e numeri, seguendo i suggerimenti del verso corretto di scrittura per allenarsi a scriverli bene. Dai 3 anni
Un libro dei desideri tutti vorremmo scriverlo. Ne uscirebbero milioni, anzi miliardi di volumi e nessuno sarebbe uguale all’altro. Anche la lista di Matilde e Matteo, protagonisti di Tutto quello che vorrei (Terre Di Mezzo; 12,90 euro) è originale e parecchio inconsueta.
Entrambi i bambini non mettono limiti alla fantasia e al proprio istinto di onnipotenza quando sognano un amico gigante di cui fidarsi o un lavoro in pasticceria; quando desiderano essere bellissimi e magari invisibili, quando vorrebbero vedere i pensieri degli altri e poter fermare il tempo, avere una famiglia numerosa e capire il linguaggio degli animali, guidare un tram o poter entrare nella casa di una lumaca per vedere come è arredata… Sogni fantastici e divertenti, tanto più quando sono esagerati. E chissà che invece uno non si avveri presto. L’albo di Pawel Mildner, autore e illustratore polacco, è un incoraggiamento per piccoli e grandi a viaggiare con la fantasia nel mondo dell’impossibile e dell’assurdo. Chiuso il libro, il gioco del vorrei può continuare come una gara tra piccoli e grandi a chi la spara più grossa. E allora il divertimento è di nuovo assicurato. Dai 4 anni