Scaffale basso. Tante storie per bambini perfetti (e anche no)
Certe raccomandazioni non vanno ignorate. Queste sono Favole a cui non badare troppo, come suggerisce a chiare lettere il titolo. Il contrario, prenderne di petto la morale e storcere il naso, sarebbe davvero troppo. Il trionfo dell’ovvio. Lo stesso può dirsi a proposito di Storie per bambini perfetti, volumetto gemello che con il precedente condivide autrice, illustratore ed editore. Firmate da Florence Parry Heide (il primo volume in collaborazione con Sylvia Worth Van Clief), entrambe pubblicate da Bompiani con le illustrazioni di Sergio Ruzzier (11 euro cadauno), queste raccolte di favole brevi sono una lettura divertente per bambini, ma ancor di più un dono carico di humor ad uso degli adulti, che potrebbero specchiarsi in questa sorta di catalogo delle ossessioni virtuose sull’infanzia.
Gran bella cosa la perfezione, anche se persino il senso comune popolare ci avverte che non è virtù di questo mondo. Contraddizione in termini, l’infanzia virtuosa e perfetta cui molti adulti ambiscono è un’immagine triste che questi racconti con raffinato acume riescono a capovolgere in delizioso paradosso. L’obbedienza presa alla lettera, il ribaltamento della docilità in astuta ribellione, l’uso spregiudicato dell’arte di frignare, l’esagerata disponibilità dei piccoli a seguire il volere dei genitori per ottenere il proprio tornaconto non solo fanno ridere ma dimostrano che bisogna diffidare dei bambini impeccabili. Apparentemente affidabili, attenti, ordinati, remissivi e disponibili, i piccoli protagonisti di Storie per bambini perfetti – una raccolta apparsa per la prima volta nel 1985 – sono scaltri e furbetti opportunisti. Bambini che hanno capito come sopravvivere alle richieste stereotipate degli adulti e piegarli senza fatica al proprio volere. Quasi complementari a queste verità, le storie di Favole a cui non badare troppo – pubblicate la prima volta nel 1978 – dimostrano invece che le virtù non pagano. Che essere lenti, trasandati, egoisti, bugiardi e pigri funziona spudoratamente, a dispetto di chi invece è ligio alle buone maniere e alle regole. Che spesso ha la peggio. Eccessivo, vero, ma la comicità non sta nel sentimento del contrario? Dai 7 anni
Ci sono età della vita in cui la memoria del passato può essere un peso sul cuore. Rocco Pescante è un uomo intristito da un’esistenza piena di fatica e dolori che vorrebbe dimenticare. Durante uno dei suoi viaggi notturni sulle strade del mare a bordo della Bettina, il vecchio barcone da cui cala le reti, Rocco trova imbrigliato nella sua rete un pesce magico che presentandosi come la sua memoria ne ripercorre la vita segnata dal mare nella buona e nella cattiva sorte, sempre con pesci e uccelli al suo fianco. Ricordare, al contrario di quanto aveva creduto, diventa per Rocco un passaggio essenziale, per capire il percorso che lo ha condotto alla vecchiaia.
Per riconoscere se stesso e apprezzarsi per ciò che è diventato. Realizzato con tratto inconfondibile, colori tenui e poesia da Arianna Papini attraverso grandi tavole a doppia pagina Rocco Pescante e il pesce Memoria è un albo pubblicato da Kalandraka (15 euro). Un inno alle storie personali, magari complicate e difficili, ma da tenere nel cuore come fonte di saggezza. Una lettura da condividere con i più piccoli come un ponte tra diverse età della vita. Dai 5 anni
Sfrecciano nel traffico caotico automobili, moto, camion, tram, pullman… Vanno veloci, strombazzano, frenano, ripartono di gran carriera. Tutti trasportano piccole o grandi cose. E tutti pensano di essere il mezzo di trasporto più prezioso. Il più grande è l’autobus a due piani e del resto si vede a occhio nudo quante persone trasporta. Lo scuolabus non è il più grande ma è convinto di essere il più speciale mezzo di trasporto.
Non condividono né Il camion dei pompieri né il carro attrezzi, indispensabili entrambi a risolvere grandi problemi. E l’automobilina, allora che porta i nonni in gita, non è forse una risorsa preziosa? Ma che dire della minuscola bicicletta? Quali grandi sorprese riserva? Con Più grande! (Terre Di Mezzo; 15 euro) Alberto Benevelli e Loretta Serofilli raccontano ai più piccoli che essere grandi e grossi non aumenta il merito di ciascuno e infine che la sostanza vale più dell’apparenza. Dai 3 anni