Scaffale basso. Vita e morte di Matteotti e le ragazze della Resistenza
LO CHIAMAVANO TEMPESTA. ANDREA FRANZOSO; DE AGOSTINI; 14,90 EURO
È il 30 maggio 1924, alla Camera sono cominciati i lavori della nuova legislatura e si tratta di convalidare gli eletti e confermare la validità delle elezioni del 6 aprile. Ma le elezioni sono state truccate, gli italiani hanno votato sotto minaccia delle violenze fasciste e Giacomo Matteotti ha deciso di denunciare pubblicamente in modo fermo e rigoroso i brogli e gli assalti dello squadrismo fascista, dati alla mano. Nella sua durissima arringa, interrotta e sbeffeggiata dai fascisti, chiede l’annullamento delle elezioni e un ritorno alla certezza del diritto. Quando esce dalla Camera commenta con un collega di partito: ”E ora preparatevi a recitare il mio elogio funebre”. Sa Matteotti che Mussolini in persona lo vuole fuori gioco e, insieme ad altri compagni, come si legge esplicitamente sui giornali di regime “in condizioni di non nuocere”. E sa che per metterlo a tacere useranno le maniere forti. Detto e fatto, il 10 giugno Matteotti è aggradito rapito e ucciso. Per l’Italia è l’inizio istituzionale del regime fascista, di una dittatura devastante durata vent’anni. Andrea Franzoso in queste pagine ricostruisce la vita e la morte di un uomo che aveva capito con molto anticipo la fisionomia e le derive del fascismo. Ne racconta gli studi e i primi passi in politica, l’adesione al socialismo a soli sedici anni, la militanza in Polesine per l’emancipazione dei braccianti, contro l’analfabetismo, per la libera espressione del pensiero, e poi il suo impegno per la democrazia da deputato. Anche da morto Matteotti ha continuato a fare paura, c’è persino il divieto di commemoralo e il processo agli assassini in soli otto giorni si rivela una farsa. La stampa fascista riceve precise indicazioni su come trattare la notizia. Che oggi cent’anni dopo si torni a parlare dell’uomo che ha sfidato il fascismo rende giustizia ai suoi ideali. È bene ricordare, sottolinea Franzoso, che Matteotti era e resta molto più di un simbolo: una persona rigorosa, che metteva il bene comune sopra ogni cosa. Un secolo dopo vale la pena ricordare e scoprire oltre la sua morte violenta, la sua vita retta e la sua verve di oppositore del fascismo a viso aperto. Dai 14 anni
IL GIORNO IN CUI CAMBIÒ OGNI COSA. LAURA PIZZINO; IL BATTELLO A VAPORE; 15 EURO
L’estate in vacanza a Brisca, paesino sull’appennino tosco-romagnolo, non sarà quel supplizio tanto temuto da Cora, dodicenne di città, capitata lì con la mamma nella casa di nonna Irma, ricoverata in una clinica per malati di Parkinson, che lei non ha mai conosciuto veramente per via di un vecchio dissidio familiare. Nonostante i pregiudizi, a Brisca Cora trova un gruppo di persone interessanti e attive, adulti e ragazzi come lei che fanno capo alla biblioteca e che spesso si riuniscono al Circolo dei partigiani. E poi c’è una scoperta imprevista tra le carte della nonna: un diario in cui ritrovare pagine importanti della storia della sua famiglia e del paese che risale al 1944 e alle lotte sanguinose tra partigiani e fascisti, mai completamente sopite. L’occasione per riflettere sul passato, sul coraggio che bisogna darsi quando i tempi lo esigono, su cosa si è disposti a fare per difendere la libertà contro le prepotenze e la violenza, sulla necessità che ciascuno faccia la propria parte, schierandosi. Perché è dalla parte giusta che bisogna stare. Dagli 11 anni
LA RESISTENZA DI MADELEINE, MADELEINE RIFFAUD; SCENEGGIATURA DI JEAN DAVID MORVAN; ILLUSTRAZIONI DI DOMINIQUE BERTAIL; GIRALANGOLO; 20 euro
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Quasi centenaria, Madeleine Riffaud - poetessa e giornalista militante, inviata di guerra in Algeria e Vietnam per alcuni importanti giornali - è una delle combattenti francesi ancora in vita che possono raccontare di prima mano la Resistenza all’occupazione e ai crimini nazisti durante l’ultima guerra mondiale. Contraria in un primo tempo alla riduzione a un fumetto per ragazzi della sua storia, si è convinta a raccontare la propria esperienza con precisione e lucidità nonostante sia passato molto tempo. A dire come sono andate le cose in quegli anni proprio per raggiungere i più giovani e rendere giustizia a tutti i ragazzi morti, uccisi dalla barbarie nazista e dai collaborazionisti francesi. Quello appena uscito, "La rosa innescata" è il primo volume di una trilogia in forma di graphic novel dedicata alla sua vita. Incontriamo Madeleine poco più che quindicenne; è il 1939 e la ragazza vive con il nonno e i genitori, entrambi maestri, in un paesino del dipartimento della Somme. La guerra impone il trasferimento della famiglia nel Sud-ovest del Paese non occupato dai nazisti. Durante il viaggio la colonna degli sfollati inermi è bombardata dagli aerei tedeschi. La carneficina a cui assiste fa maturare a Madeleine il desiderio di opporsi a tanta ferocia, di combattere nelle fila della Resistenza. L’occasione arriva dopo un periodo di ricovero in sanatorio e la porterà a Parigi dove i nazisti sono padroni della città. E qui, con il nome di battaglia "partigiana Rainer" farà la propria parte, come aveva sognato. Dai 13 anni