Scaffale basso. Tristi, arrabbiati, invidiosi: le emozioni queste conosciute
Sentirsi tristi, arrabbiati o euforici. Provare invidia per qualcosa che altri possiedono e noi no. Essere assaliti dalla paura e dal panico. Succede. Anche i più piccoli vanno accompagnati a scoprire, riconoscere e accettare le proprie emozioni, che non sono un bagaglio esclusivo degli adulti.
Conoscere i propri stati d’animo è importante perché anche i bambini devono scoprirne il ruolo, comprenderne la naturalità, imparare ad accettarle e soprattutto a tenerle sotto controllo per non diventarne vittime. Il mio libro delle emozioni (Gallucci; 16,40 euro) firmato da Stéphanie Couturier - psicoterapeuta motoria, specializzata nel supporto della sfera emotiva dei bambini – e illustrato da Mauréen Poignonec, accompagna i bambini in questo percorso attraverso l’esperienza e la vita interiore della piccola Simona, i suoi malumori, la collera improvvisa, i momenti di tristezza, gelosia, invidia, gioia o paura. E la conquista della sicurezza in sé. Una storia interattiva, un libro ben illustrato e vivace, con tante alette che alimentano la curiosità dei lettori e una serie di piccoli consigli per rilassarsi, trovare la calma, farsi coraggio o vincere le paure. Dai 5 anni
Da tempo gli autori contemporanei ci hanno abituato alla rivisitazione delle fiabe classiche, ribaltando i finali, dando vita a principesse grintose, indifferenti all’arrivo dei principi azzurri, a bambine e bambini in gamba capaci di spezzare incantesimi e farsi beffe di maghi e streghe, a lupi timidi e fifoni.
Bethan Woollvin, giovanissima illustratrice piena di talento, rilegge due tra le più famose fiabe classiche dei fratelli Grimm, Cappuccetto Rosso e Raperonzolo (Fabbri editori; 15,90 euro cadauno). Adatte ai lettori più piccini, le nuove fiabe si presentano sotto un comune denominatore che esalta il ruolo moderno delle protagoniste: Le bambine toste si salvano da sole, definizione richiamata come un timbro in copertina. La bimbetta che deve raggiunge la casa della nonna attraversando il bosco e la principessa rapita da una strega, non aspettano che si presentino né il cacciatore né il principe a trarle d’impaccio. Come se la cavano, con determinazione e senza tremare di paura, e quale sarà il lieto fine è impossibile da rivelare. Sorprese con ironia. Dai 4 anni
Di Hector Hugo Munro, in arte Saki, Orecchio acerbo ha già pubblicato un esilarante racconto breve: “Il Narratore”, storia ambientata nello scompartimento di un treno, di una zia pedante e benpensante e di tre ragazzini curiosi e irrequieti cui viene in aiuto un viaggiatore fantasioso capace di affascinarli attraverso il racconto di una storia cinica e grottesca. Un altro ragazzino terribile e un’altra zia malefica e crudele sono i protagonisti di questo irresistibile racconto breve, Il ripostiglio che Orecchio acerbo propone con le illustrazioni stupefacenti di Cinzia Ghigliano.
Il confronto tra il simpatico briccone Nicholas e l’odiosa crudele zia non può che essere perdente per l’acida parente che si fa detestare fin dalle prime pagine. Nicholas al contrario è sagace e acuto e sa come giocarsi la prevedibile zia. La giornata in cui il ragazzino ha deciso di ispezionare il ripostiglio di casa inizia con una beffa, una rana infilata nella tazza del latte che gli varrà un immediato castigo: niente gita al mare con i cugini. Esattamente ciò che occorreva per rimanere a casa in pace, e ispezionare quel misterioso stanzino, vietato ai bambini, regno di oggetti fascinosi capaci di far volare la fantasia. L’avventura spassosa messa in atto da Nicholas però non finisce qui. Tra le urla della zia e le disavventure dei cugini il birbante si prenderà le sue rivincite. Come si addice ai piccoli simpatici mascalzoni della letteratura, con una finta ingenuità, una logica stringente e il sorrisetto furbo e soddisfatto stampato in faccia. Dai 6 anni, per tutte le età.