Scaffale basso. La bambina sola e disprezzata... piccolo dramma con sorpresa finale
È un libro doppiamente d’autore questo Love, un albo datato 1964, pubblicato oggi da Orecchio Acerbo. Su un testo di Lowell A. Siff, avvocato di Chicago che negli anni Sessanta lo scrive dedicandolo a Paul Klee, Gian Berto Vanni, artista di fama internazionale scomparso nel 2017, ha realizzato un volumetto dal formato verticale, raffinato dove ogni pagina assume una sua particolarità grazie a colori diversi, tagli e ritagli che danno vita a un gioco prezioso di vuoti e pieni. E poi c’è la storia, tutta racchiusa nel titolo, manifesto sulla tolleranza fatto proprio da chi non si rassegna a un mondo di discriminazioni, esclusioni e ingiustizie. Quando ha solo nove anni una bambina viene abbandonata. Dalla sua non ha quella bellezza e quella dolcezza che ispirano simpatia. E’ un tipo che tutti considerano difficile, aggressivo e attaccabrighe.
Gli estranei, che non negano una carezza a un cucciolo, la ignorano o commentano il suo brutto aspetto, o peggio la evitano. Non avendo altri parenti la bambina finisce in orfanotrofio, dove per gli stessi motivi ha vita grama: solitudine, nessun amico, nessuna attenzione. Lei però tira dritto, passeggia nel cortile, osserva quel che la circonda, raccoglie foglie, assapora il calore del sole, mentre i compagni inventano storiacce sul suo conto. All’orfanotrofio vogliono liberarsene, soprattutto il direttore, colui che per carica istituzionale avrebbe almeno il dovere dell’accudimento. La scusa per cacciarla un giorno arriva, ma gli stolti, che si accaniscono con cattiveria non immaginano che quella bambina disprezzata in realtà possiede un antidoto alla crudeltà. Niente nella vita delle persone segue percorsi inevitabili e preordinati. Un finale non scontato che sorprenderà anche i più piccoli, guidati pagina dopo pagina, ad apprezzare l’ostinazione a mantenere viva la propria umanità nonostante le violenze subite. Dai 5 anni
L’editore Verbavolant consiglia questo albo dai tre anni in su, in realtà queste pagine che raccontano la quotidiana magica conquista dell’autonomia di un bebè, sono una sorsata di fresco buonumore anche per i genitori. Il Piccolo mago (12,50 euro) che Chiara Valentina Segré ci racconta e Roberta Terracchio illustra, invita a non sottovalutare mai i superpoteri del piccolino.
Il piccolo mago – qui in veste di supereroe con tutina, mantello, bacchetta magica e cilindro - non sa ancora camminare ma sa fare cose fantastiche, è un gran equilibrista, un esploratore e un cantante urlatore. Non sa parlare ma come per incanto riesce a farsi comprendere e a richiamare tutte le cose che desidera, la merenda, il ciuccio, un giocattolo… Anche questa è la meravigliosa magia di un bambino che cresce ogni giorno un po’. Dai 2 anni
Provare, esplorare, sperimentare sono desideri di ogni bambino, richieste a cui gli adulti dovrebbero rispondere con un semplice lasciar fare. Dai, faccio io! (Lapis; 13,80 euro) è il titolo di questo albo attraversato dall’ironia del testo in rima di Luigina Del Gobbo e dalle illustrazioni a tutta pagina di Sophie Fatus. Il senso della voglia di far da solo è chiaro: il bambino vuole imparare, nonostante i tanti divieti degli adulti.
Lavarsi, vestirsi, persino mettere le mani in pasta per preparare una torta, apparecchiare la tavola o imparare ad andare in bici sono momenti importanti per mettersi alla prova. E pazienza se il dentifricio schizza sul muro, la cucina s’infarina, qualcosa si rompe o si rischia un capitombolo. Fare, rifare, riprovare, capire e anche sbagliare sono tappe importanti di un’avventura che non finisce mai. E che tocca agli adulti incoraggiare. Dai 2 anni