Scaffale basso. Non essere triste, gioca con noi
Prendersi cura di un compagno, condividere con lui il proprio giocattolo che, si sa, è un bene assolutamente prezioso, riconoscere la sua tristezza e consolarlo, asciugargli le lacrime, dargli una carezza. Anche i più piccoli sanno farlo e sarebbe bello se il mondo adulto ci mettesse del proprio per far crescere i bambini dentro una cultura dell’accoglienza e dell’attenzione alle emozioni altrui. Ci sono tenerezza, allegria e infaticabile generosità in questo albo di Fulvia degl’Innocenti illustrato da Aurora Cacciapuoti per Il Castoro, Vuoi giocare con me? (12,50 euro) che arriva felicemente in coincidenza con l’inizio della scuola e si apre con una doppia pagina puntata sul giardino di una scuola dove i piccoli giocano in tranquillità. Improvvisamente un verso tremendo, mostruoso, squarcia il vociare dei bambini.
Ale, Luca e Nicoletta scoprono che si tratta del lamento triste di un piccolo dinosauro in lacrime e subito sentono che devono provare a consolarlo. Si può mettere fine a quell’infelicità? Con la tipica spontaneità infantile i tre troveranno la strada giusta, ed è una fortuna aver capito come fare, perché c’è sempre qualcuno con le lacrime in tasca che ti chiede attenzione. Dai 3 anni
Arruffati, pelosamente colorati, i dentini aguzzi, gli occhioni spauriti: sono così allampanati, simpatici e teneri i tre della famiglia De Mostris che non riescono a impaurire alcuno. Divertono invece gli improbabili mostriciattoli protagonisti di una neonata serie di prime letture facilitate in stampatello maiuscolo pubblicata da Gallucci. I De Mostris, mamma papà e il figliolone Edo aspirano a una vita normale, hanno ansie e timori, problemi legati alla loro stazza e al loro inconsueto aspetto e devono fare i conti con le paure che suscita la loro presenza.
Per fortuna incrociano i bambini Mia, Miro e la loro famiglia, tutti pieni di idee brillanti. La famiglia De Mostris ai giardini e La famiglia De Mostris ha paura del buio (5,90 euro cad.) sono i primi due libriccini della serie pensata per incoraggiare e facilitare la lettura attraverso particolari accorgimenti: testi brevi, un carattere ad alta leggibilità, un’impaginazione ariosa, margini ampi e un’interlinea doppia. E disegni colorati e divertenti. Dai 5 anni
Tre pinguini e un panda sono schierati in copertina; il titolo di questo libriccino scritto (poco) e illustrato con ironia dell’americano Barney Saltzberg – Uno di questi non è come gli altri (Salani; 12 euro) – introduce il piccolo lettore a quello che potrebbe sembrare un giochino del tipo “trova l’intruso”.
Come trasformare il singhiozzo da fastidioso inconveniente in un divertente catastrofico evento. Nel tranquillo Zoo Café dove Gino il rinoceronte fa il cuoco, Lou il caribù le pulizie e Mabel la giraffa serve ai tavoli sta per scatenarsi un putiferio. Gli avventori non immaginano ma presto non crederanno ai propri occhi nel vedere (e subire) gli effetti devastanti de La giraffa con il singhiozzo, titolo di questo albo pubblicato da Clichy (17 euro) realizzato da Lisa Stickley affermata designer, autrice e illustratrice inglese avvezza a racconti stravaganti e umoristici.
Se la voce di chi legge riesce a creare un po’ di suspense, l’effetto spassoso è garantito: i piccolini se la ridono a sentire e risentire – perché il singhiozzo è ovvio non dà tregua - di ginocchia che vacillano e traballano di qui e traballano di là, a vedere piatti di spaghetti al ragù, maccheroni e coppe di gelato volare e finire a spalmarsi sul pavimento o sulla testa degli attoniti clienti. Come mettere un freno ai disastri e aiutare Mabel evidentemente mortificata dal suo singhiozzo catastrofico? Dopo tante ipotesi arriva la sorpresa finale. E corale. Dai 3 anni